L’Italia ha una lunga tradizione di “borghi dipinti”: da Orgosolo in Sardegna al ligure Valloria, sono tanti i paesi diventati museo a cielo aperto grazie ai murales. E due di questi, Calcio e Covo, si preparano a una giornata per raccontarsi e “scoprire” le proprie opere d’arte.
Situati nella pianura orientale bergamasca delimitata dai fiumi Oglio e Serio, Calcio e Covo sono due borghi confinanti dall’animo rurale e dalla storia millenaria che oggi accolgono visitatori e appassionati soprattutto grazie ai loro murales. Passeggiando per le strade dei due paesi, si incontrano le opere che colorano le pareti di case ed edifici grazie alla creatività di artisti che raccontano personaggi, storie, leggende e tradizioni del luogo. E il 10 ottobre prossimo, grazie alle amministrazioni comunali di Calcio e Covo e all’organizzazione delle Pro Loco locali, i due borghi daranno il via a una giornata di visite gratuite tra murales e proposte enogastronomiche, inaugurando l’autunno con la manifestazione Muri da Scoprire, patrocinata dall’associazione Pianura da Scoprire. L’evento en plein air verrà preceduto, il 9 ottobre, dalla visita di una rappresentanza di Instagramers Milano (@igersmilano), la community milanese di riferimento per tutti gli appassionati di Instagram, che conta a oggi quasi 54 mila followers.
Sono ben 47 i muri da scoprire a Calcio grazie all’iniziativa Narrano i muri che, a partire dal 1995 ha trasformato il paese in un museo a cielo aperto. Le facciate delle case di Calcio sono così diventate gli spazi espressivi di artisti (Trento Longaretti, Giovanni Repossi, Floriano Bodini), istituti d’arte (l’Accademia di Brera, quella di Birmingham e quella di Vienna), pittori locali (come Beppe Corna, Mario Lazzarini, Giorgio Pasolini, Pietro Ricci, Giovanni Sara, Amedeo Togni). Tra i temi narrativi protagonisti dei muri c’è in primo luogo quello dell’acqua, legato alla presenza del fiume Oglio e all’immenso parco che lo circonda. Ma i murales parlano anche delle attività locali come la filatura, dei filari di gelsi, della costruzione del ponte sull’Oglio e della prima ferrovia, dei due castelli del borgo, Silvestri e Oldofredi, uno dei quali ospitò Napoleone III prima della battaglia di Solferino; delle chiese, tra cui l’immensa parrocchiale, una delle più grandi di Lombardia dopo il duomo di Milano, per la cui costruzione fu decisivo l’intervento dell’architetto Carlo Maciachini. Anche la poetessa Alda Merini amava questo borgo laborioso, in cui visse assieme al primo marito Ettore Carniti, tuttora sepolto nel cimitero locale.
Il paese di Covo, invece, si è trasformato in pinacoteca a cielo aperto in anni più recenti, grazie all’operazione di rigenerazione urbana voluta da un gruppo di giovani sostenuti dall’Amministrazione Comunale. Ogni anno, la manifestazione Cultural’mente Covo Festival commissiona a un artista un muro cittadino da dipingere. Con le opere di street artist locali e internazionali (da Revolt e Etsom all’ex Orticanoodles Davide Tolasi, fino ad artisti che hanno lasciato il loro segno oltreconfine come Andrea Ravo Mattoni, UFOcinque e Vesod) il borgo si è arricchito di sei murales, che rendono l’arte fruibile a tutti raccontando storie e celebrando personalità come quella di Caravaggio, la cui famiglia di era originaria dell’omonimo paese a pochi chilometri da Covo.
Oltre ai muri, a Covo sarà possibile visitare la Santella di San Lazzaro, edicola votiva che commemora la donazione della testa di San Lazzaro da parte di Bartolomeo Colleoni, la chiesa parrocchiale, la torre del castello del XIII secolo, il Mulino Colpani. Alle 17, inoltre, in piazza Don Luciano Canapa si svolgerà il Medioevo Covese, rievocazione storica del miracolo della reliquia di San Lazzaro. Quest’anno, in onore dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, la manifestazione verterà anche sulla figura di Buoso da Dovara, signore di Cremona che, tradendo gli alleati, chiese aiuto ai covesi per la costruzione di una fortezza, meritando un posto tra i traditori della patria, nell’ultimo girone infernale del Sommo Poeta.
Oltre che nella giornata del 10 ottobre, è sempre possibile visitare Calcio e Covo in autonomia durante tutto l’anno, scaricando mappe, schede dei murales e materiali informativi su www.pianuradascoprire.com. Responsabile culturale del progetto di valorizzazione dei muri è Benedetta Rutigliano, giornalista e coautrice della Guida ai paesi dipinti di Lombardia (2015, Book Time).