Con la speranza che la “promessa” della riapertura dei teatri – prevista il prossimo 27 marzo – venga mantenuta, il Teatro Stabile del Veneto ha deciso di aprire le sue porte al pubblico attraverso un viaggio virtuale in 3D tra le sale, i camerini e gli spazi dietro le quinte dei suoi teatri.
Per far immergere il pubblico nel mondo del teatro, il tour entra nei tre teatri dello Stabile: il Verdi di Padova, il Goldoni di Venzia e il Mario Del Monaco di Treviso. Un itinerario che va alla scoperta degli spazi conosciuti e di quelli nascosti in cui, come un cicerone virtuale, l’attore Gaspare Del Vecchio, accompagna il pubblico in video con il racconto della storia e degli aneddoti dei tre storici teatri veneti.
Ad aprire le danze è il Teatro Verdi di Padova. Fondato nel 1751, negli anni ha ospitato sul suo palcoscenico grandi attori della scena italiana come Marcello Mastroianni, Giorgio Gaber, Ugo Pagliai, Paola Gassmann, Mariangela Melato, Franca Valeri e molti altri. Il teatro è stato fortemente voluto da un’associazione di settanta nobili padovani per ospitare l’opera lirica in concorrenza con un altro teatro cittadino. Il Verdi inizialmente era conosciuto con il nome di Teatro Nuovo, in seguito fu intitolato al grande compositore, che, tuttavia, chiamato all’inaugurazione, declinò cortesemente l’invito.
Tra gli elementi che lo caratterizzano c’è l’affresco dipinto sulla cupola da Giuliano Tommasi dopo il bombardamento del 1917, all’interno della sala risalta. Il dipinto da un lato rappresenta il fato, dall’altro le arti danzanti che vincono sulla guerra e dove campeggia la scritta “Post fata artium auspicio resurgo” (Dopo la morte, la speranza che le arti risorgano).
Il tour accompagna nelle varie stanze del teatro alla scoperta della storia, di curiosità e aneddoti, ma è anche un faro che illumina i mestieri che sono dietro le quinte come i macchinisti e gli elettricisti.
Il tuor virtuale è disponibile sul sito del Teatro Stabile del Veneto.
