Toscana Wine Architecture, degustazioni nei templi del vino

Wine Architecture è un circuito di 14 cantine d’autore e di design, firmate dai grandi maestri dell’architettura contemporanea. Veri e propri templi del vino progettati da nomi come Mario Botta, Renzo Piano e Tobia Scarpa.

Edifici bellissimi, perfettamente integrati con il paesaggio circostante, cui sono associate tecnologie all’avanguardia nella costruzione e produzione. Ad esse si affiancano poi cantine che ospitano installazioni artistiche e che hanno sviluppato rapporti interessanti con l’arte moderna, creando un sistema culturale e produttivo vitale e innovativo. Tutte le 14 cantine hanno aperto i battenti a visite e degustazioni.

Cantina Antinori

A selezionare le cantine è stata Ci.Vin – Società di Servizio Associazione Nazionale Città del Vino – che ha ideato il progetto, con  la Regione Toscana che poi lo ha sviluppato e finanziato. La Federazione alle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana insieme alla Regione ha contribuito alla nascita della rete di imprese che gestirà il progetto.

La Toscana è la regione italiana in cui, sin dalla prima metà degli anni ’90, si è maggiormente concentrata la realizzazione di cantine firmate da grandi architetti italiani e stranieri (Mario Botta, Renzo Piano, Tobia Scarpa, tanto per citarne solo alcuni). Edifici di altissima qualità architettonica, cui sono associate tecnologie innovative di costruzione e produzione, nonché un rinnovato rapporto estetico fra spazio di produzione, ambiente e prodotto lavorato.

Espressione di scelte progettuali che favoriscono la bioarchitettura, sperimentano modalità di integrazione innovative tra le nuove tecnologie nel campo dell’energia, ma anche la riduzione dell’impatto ambientale.

All’attrazione di questi nuovi templi dell’architettura si coniuga quella del vino, per il quale la Toscana è destinazione leader in Italia, con un milione circa di enoturisti nel 2013 e un volume d’affari stimato attorno agli 850 milioni di euro.

Per rispettare il territorio coniugando il risparmio energetico con l’arte visiva, sono state utilizzate fonti luminose naturali e materiali, talvolta di recupero, a basso impiego di energia per produrre al meglio salvaguardando l’ambiente.

Un esempio è la Cantina Caiarossa, progettata dall’architetto Michael Bolle utilizzando principalmente il legno, che prende ispirazione dall’architettura geo-biologica e dalla disciplina orientale del Feng Shui.

Cantina Caiarossa

O la cantina del Podere di Pomaio Green Winery realizzata a basso impatto ambientale, con l’uso di materiali naturali sui quali si sovrappone una copertura metallica che protegge l’edificio con porticati che ne evitano il surriscaldamento.

Alcune cantine hanno scelto invece la “vinificazione per gravità” perché consente di rispettare il vino e ottenere una qualità superiore, riducendo il consumo di energia e al contempo facilitando il lavoro in cantina.

Vere e proprie opere d’arte progettate per produrre al meglio e con il minor impatto ecologico.