Le sue origini sono antiche e incerte. Si narra che in Cina, già 4.000 anni fa, si consumassero i noodles. Da lì, attraverso la Via della Seta, la cultura della pasta – il cui nome derivante da latino e greco, significa impasto – sarebbe giunta in Arabia e poi in Europa. In Sicilia, durante la dominazione araba, sarebbe stata perfezionata l’essiccazione della pasta, poi protagonista di un exploit durante il Rinascimento.
Oggi, nel mondo, si contano più di 600 varietà di pasta nel mondo. Uno dei formati simbolo della cucina italiana sono le tagliatelle, di cui oggi vi forniremo la ricetta. Ma partiamo da una leggenda: quella sulle loro origini. Nel 1487 il cuoco Mastro Zafirano avrebbe creato le tagliatelle ispirandosi ai capelli biondi di Lucrezia Borgia. Ci piace credere sia vero, ma fonti autorevoli attribuiscono tale aneddoto all’umorista Augusto Majani, che avrebbe così trovato un espediente per ricondurre l’origine di tale pasta alla città di Bologna.
Ma perché tagliatelle? Il nome deriva dall’azione del verbo “tagliare”: la sfoglia viene arrotolata e poi tagliata a strisce per creare le tagliatelle all’uovo, di cui ora riportiamo la ricetta emiliana suggerita da Granarolo.
300 gr di farina 0
100 gr di farina di semola di grano duro
4 uova fresche
sale
Setacciate le due farine in una ciotola, apritele a fontana e spolverizzate con il sale.
Rompete al centro le uova.
Con una forchetta iniziate a sbatterle incorporando gradatamente la farina.
Lavorate la pasta con le mani fino a renderla liscia ed elastica. Avvolgetela in pellicola e lasciatela riposare in frigorifero almeno per 30 minuti.
Adagiate il panetto di pasta sul tagliere di legno leggermente spolverizzato di farina, quindi con il mattarello lungo tirate la sfoglia sottile.
Lasciate riposare la pasta per una ventina di minuti (dovrà asciugarsi ma non seccarsi completamente).
Avvolgetela delicatamente su se stessa e, con un coltello affilato a lama piatta, ritagliate le tagliatelle dell’altezza desiderata (dai 5 ai 7 mm circa).
Apritele e modellate dei nidi che farete asciugare completamente prima di riporle in un luogo fresco e asciutto.
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