Dopo tre mesi di chiusura, oggi riapre a Roma il Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Ad accogliere i visitatori ci saranno i ritratti dell’anima di Giovanni Gastel, le opere senzamargine di 9 grandi maestri a cavallo del millennio, le installazioni sitespecific dei 3 finalisti del Maxxi Bvlgari Prize, l’omaggio di Isaac Julien a una pionera dell’architettura, Lina Bo Bardi e le suggestive architetture di Luois Kahn nelle fotografie di Roberto Schezen.
Per l’occasione, il biglietto d’ingresso avrà un costo speciale di 5 euro, prenotabile su maxxi.vivaticket.it, per garantire visite scaglionate per fasce orarie nel rispetto delle norme sulla sicurezza.
La mostra Giovanni Gastel, The people I like, prorogata fino al 21 febbraio nello Spazio ExtraMaxxi, presenta oltre 200 ritratti dell’anima di persone che il fotografo ha incontrato nella sua lunga carriera e che gli hanno trasmesso qualcosa: da Barack Obama a Marco Pannella, da Bebe Vio a Monica Bellucci, da Tiziano Ferro a Roberto Bolle.
Nella Galleria 1 al piano terra, trova spazio Senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio, il nuovo allestimento della collezione con opere di nove maestri imprescindibili dell’arte italiana contemporanea, tutt’oggi punto di riferimento per le generazioni più giovani: dalla geografia sentimentale delle fotografie di Luigi Ghirri ai dipinti profetici di Mario Schifano sui poteri narcotizzanti della tv, dall’Italia all’asta di Luciano Fabro all’installazione cupa e lacerante di Jannis Kounellis; dall’utopica Casa Labirinto di Carla Accardi alla cinematografia reinventata da Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, dalla libreria in forma d’ombra di Claudio Parmiggiani ai i gessi con vetri specchianti di Paolo Icaro e i corpi femminili nelle immagini di Anna Maria Maiolino (fino a ottobre 2021).
Prorogata per tutto il mese di febbraio anche Isaac Julien. Lina Bo Bardi – Un meraviglioso groviglio, l’immersivo omaggio alla grande architetta italo-brasiliana dell’artista e filmmaker inglese Isaac Julien. Attraverso una videosinstallazione multicanale su 9 schermi in cui si alternano parole, musica, architetture e performance, il visitatore viene condotto in un viaggio coinvolgente attraverso la vita e le idee di questa pioniera dell’architettura, interpretata da due icone del cinema brasiliano, Fernanda Montenegro e Fernanda Torres.
Negli spazi del Centro Archivi, la mostra Architettura, silenzio e luce. Louis Kahn nelle fotografie di Roberto Schezen attraversa i principali progetti di Kahn: dall’Indian Institute of Management di Ahmedabad al Kimbell Art Museum di Forth Worth, dalla Phillips Exeter Library in New Hampshire all’Assemblea Nazionale di Dacca. La luce, l’ombra, il silenzio e l’ordine, paradigmi comuni all’architettura e alla fotografia, sono a tutti gli effetti elementi del lessico progettuale di uno dei maestri dell’architettura del Novecento, Louis I. Kahn. Lo sguardo di Roberto Schezen, autore che lo ha certamente amato e che ha trovato nei suoi progetti un’occasione per riflettere sulla propria ricerca, ne assorbe e restituisce la lezione attraverso l’immagine fotografica (fino al 21 febbraio 2021).
LE MISURE DI SICUREZZA
Gli ambienti sono regolarmente e puntualmente sanificati, è obbligatorio il mantenimento delle distanze di sicurezza tra persone, incoraggiato anche attraverso un’apposita segnaletica e le indicazioni del personale di sala. Prima di accedere, i visitatori devono firmare un’autocertificazione e sottoporsi al controllo della temperatura corporea. È obbligatorio l’uso della mascherina. Le visite sono organizzate per fasce orarie contingentate. È fortemente consigliato l’acquisto del biglietto online sul sito maxxi.vivaticket.it, con possibilità di acquisto last minute in loco, previa verifica disponibilità di capienza nel rispetto del distanziamento fisico. Le audioguide sono disponibili presso l’infopoint con l’utilizzo di auricolari personali o usa e getta e sono igienizzate prima e dopo ogni utilizzo.