Perù, artigianato e “safe travel”: la ricetta per il futuro del turismo

Santurantikuy © Enrique Nordt PROMPERÚ
Con la realizzazione in piazza San Pietro del presepe tradizionale proveniente dalla comunità andina Chopcca di Huancavelica la maestria degli artigiani peruviani è sotto gli occhi di tutti coloro che stanno visitando Roma in questi giorni.

Amora Carbajal

E quella dell’artigianato in Perù è una storia affascinante, da scoprire in un viaggio nel Paese sudamericano ma anche preziosa per le comunità locali. Ce ne parla Amora Carbajal, presidente esecutivo di Promperù.

Qual è il significato del presepe Chopcca in piazza san Pietro per la promozione dell’artigianato peruviano a romani e turisti?
«Si tratta di un evento molto importante per noi, soprattutto perché quest’anno celebriamo il bicentenario dell’indipendenza Grazie a questo presepe facciamo conoscere il nostro patrimonio culturale e il talento dei nostri artigiani arrivando a migliaia di potenziali viaggiatori nel mondo, contribuendo a posizionare il Perù come destinazione turistica nel prossimo futuro. E specialmente per Huancavelica significa dare un’accelerata alla sua promozione e riconoscimento attraverso la cultura Chopcca».

huancavelica presepe

State progettando altre iniziative per far conoscere le comunità di artigiani peruviane e spingere le persone a visitarle quando il turismo internazionale riprenderà?
«Il settore ha grandi opportunità, in primo luogo quella di poter contare su un artigianato variegato, che spicca per la sua identità culturale e qualità, in cui gioca un ruolo importante l’innovazione applicata al prodotto. Anche la crescente valorizzazione dei prodotti realizzati a mano e il riconoscimento del commercio equo che premia i processi di produzione responsabili socialmente, così come il trattamento sostenibile delle materie prime, costituiscono un nuovo scenario di cui si può sfruttare il potenziale. La tecnologia è l’ulteriore elemento che apre tante opportunità, permettendo anche di raggiungere standard di produttività e qualità migliori. Lo sviluppo dell’attività artigianale renderà poi possibile la creazione di posti di lavoro, aiuterà l’inclusività e la lotta alla povertà».

Quali sono le tradizioni artigiane che i turisti non devono assolutamente perdere in un viaggio in Perù?
«Il Perù è un Paese con una eredità culturale incomparabile, pieno di ricchezza e biodiversità. Contiamo su una grande varietà di prodotti artigianali, rappresentativi di ogni regione, il cui principale valore risiede nella conservazione di tecniche ancestrali, che quando si uniscono al design contemporaneo danno vita a pezzi unici e di grande bellezza. Un evento importante è la fiera artigianale che ha luogo tutti gli anni il 24 dicembre a Cusco, si chiama Santurantikuy.

Artesano de filigrana de plata en Catacaos
Artesano de filigrana de plata en Catacaos

Migliaia di artigiani provenienti da diverse parti del Perù si danno appuntamento nella Plaza Mayor per mettere in mostra le loro opere, angeli, presepi, dipinti, ceramiche, fotografie, oggetti d’argento e di gioielleria, sono alcuni degli oggetti che si possono ammirare in questa festa che diventa espressione del sincretismo religioso-culturale cristiano e andino che identifica quella che è la Città Imperiale.

Inoltre, è importante ricordare che ogni regione ha le sue proprie tradizioni e culture artigianali. Nel nord del Paese per esempio si deve citare il villaggio di Catacaos a Piura, dove eccellenti artigiani si dedicano all’arte della gioielleria in filigrana di argento e oro, cappelli ed oggetti in legno intagliato e ceramica. La ricchezza artigianale della selva peruviana si manifesta nei villaggi nativi di regioni come Loreto, San Martín, Amazonas, Madre de Dios, dove si realizzano oggetti pieni di mistero, originalità e bellezza, che si possono ritrovare in produzioni di ceramica, cesti, tessuti, terracotta».

Artesanos Catacaos © Juan Puelles PROMPERÚ

Il 2021 è stato un anno importante per il Perù che ha celebrato i 200 anni dell’indipendenza: quale messaggio e augurio volete rivolgere ai viaggiatori per l’anno prossimo e il futuro del turismo in Perù?
«Il 2021 è stato un anno fondamentale  per noi, non solo per il nostro bicentenario, ma anche perché è stato l’anno della ripresa economica. Al governo stiamo lavorando per tornare presto ai numeri di visitatori pre pandemia. Sappiamo che è un cammino lungo, però il nostro impegno è costante. Siamo una destinazione con una grande biodiversità, con un’offerta culturale e naturale che si intrecciano, molti nostri punti di attrazione si trovano in spazi aperti e settore pubblico e privato hanno lavorato a diversi protocolli di sicurezza che hanno ricevuto l’avallo dell’Unwto attraverso il suo marchio  Safe Travels. Il Perù è stato uno dei primi Paesi nella regione a riceverlo. A questo si aggiunge il programma di qualità turistica “Caltur” che da diversi anni serve a certificare nelle varie regioni quelle realtà che rispondono in pieno alle norme di salute e sicurezza, parliamo di hotel, ristoranti e agenzie di viaggi».

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