E il sogno dello spazio non smette di affascinare, non solo gli aspiranti astronauti, ma anche sempre più turisti che immaginano un viaggio nel cosmo. Lo rivela Skyscanner che in occasione dell’anniversario di questa importante data, diffonde alcuni dati sui trend di viaggio del futuro che riguardano proprio viaggi spaziali e vacanze tra le stelle.
La ricerca in collaborazione con OnePoll rivela che ben il 62% degli italiani intervistati crede che il turismo spaziale diventerà una realtà comune entro i prossimi cinquant’anni. In particolare, il 29% afferma che le vacanze avventurose ai confini dello spazio non saranno più fantascienza, mentre i restanti scommettono sul turismo lunare (22%) o sui viaggi interplanetari (15%).
Interessante è lo split per fascia di età, che mostra come le percentuali oscillino significativamente da una generazione all’altra: sono i Millennial (26-44 anni) a ipotizzare maggiormente, nei prossimi cinquant’anni, vacanze ai limiti remoti dello spazio (32% contro il 29% della media generale) e vacanze sulla Luna (23% contro il 18% medio), mentre la Generazione Z (18-25 anni) è la più interessata ai viaggi su altri pianeti, come Marte per esempio (24% contro 15% medio).
In attesa che i viaggi spaziali diventino quotidianità, Skyscanner propone alcune mete terrestri, ma dal paesaggio lunare, per sognare di viaggiare nello spazio senza allontanarsi troppo da terra.
Una meta lunare, e anche perfetta per osservare le stelle, sono sicuramente le Canarie, in particolare Lanzarote, con i suoi paesaggi vulcanici, scenari modellati dalla lava e colori neri e rossastri. Anche le Azzorre, arcipelago portoghese nell’Atlantico, tra villaggi di pescatori e rigogliosa vegetazione celano laghi vulcanici, un tempo caldere. La sensazione di trovarsi in un paesaggio lunare si può rivivere anche in Middle East, per esempio in Giordania, oppure facendo invece rotta decisamente a nord, verso l’Islanda, isola di fuoco e ghiacci e paesaggi selvaggi.
Anche la Valle della Luna in Namibia regala sensazioni ‘extra-terrestri, e parlando di deserti spicca anche il Deserto dei Pinnacoli, nel Parco Nazionale di Nambung, in Australia. D’altronde, non si tratta di un viaggio verso un altro mondo ma certamente di un viaggio dall’altra parte del mondo, come anche quello per raggiungere Wai-O-Tapu, nel distretto di Rotorua, in Nuova Zelanda, tra i geyser di un paesaggio scolpito da migliaia di anni di attività geotermica.
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