Non solo natura e fascino antico: il Qatar è una meta da scoprire anche per gli appassionati di arte contempoanea, tra impressionanti installazioni artistiche pubbliche, la vivace street art e i tributi al ricco patrimonio culturale.
Ora che l’Italia non è più inclusa nella “red list” del Qatar, e che i viaggiatori italiani non sono più soggetti a quarantena all’arrivo, Qatar Tourism suggerisce i migliori luoghi ed eventi di interesse culturale del Paese.
Le installazioni artistiche pubbliche
Qatar Museums ha lanciato un programma di installazioni contemporanee realizzate da artisti di primo piano e dislocate inaspettatamente in tutto il Qatar. Partendo dal Souq Waqif, Pouce di César Baldaccini è una gigantesca scultura placcata in bronzo basata su un calco del suo pollice. Rivestita di una patina lucidata a specchio, è posizionata in cima alla Al Souq Street e riflette la luce che cambia, passando dalla luce del giorno al bagliore serale dei lampioni.
Dall’altra parte della Corniche, nel Mia Park, si trova 7 di Richard Serra, un’installazione di 80 piedi in acciaio che celebra il significato spirituale del numero sette nella cultura islamica. Sempre ad opera del medesimo artista, merita una menzione d’onore l’installazione East-West/West-East, costruita nel bel mezzo del deserto. La scultura si compone di quattro enormi colonne di acciaio alte più di quattordici metri e lunghe più di un chilometro, un’opera che si staglia sullo sfondo dorato del deserto.
Rientrando in città, il Miraculous Journey, presso il Sidra Medical and Research Center, comprende 14 sculture monumentali in bronzo, prodotte dall’artista di fama mondiale Damien Hirst, che illustrano lo sviluppo di un feto. L’installazione testimonia la bellezza dello straordinario processo riproduttivo umano, raccontando la gestazione del feto all’interno dell’utero, dal concepimento alla nascita.
I Musei
Per tutti i curiosi che vogliono scoprire la storia e la culla delle tradizioni del Qatar, il Museo Nazionale del Qatar è sicuramente il luogo giusto da visitare. Progettato dall’architetto Jean Nouvel, vincitore del premio Pritzker, si trova lungo la Corniche di Doha e trae ispirazione dalle formazioni cristalline naturali note come “rose del deserto”, ricreate nei dischi a sbalzo interconnessi dell’edificio. La storia del Paese, declinata nel contesto di 11 gallerie immersive, è raccontata in tre capitoli. Tra i rari manufatti da ammirare ci sono il prezioso tappeto di perle di Baroda, composto da più di un milione e mezzo di perle, zaffiri e diamanti, il più antico Corano creato in Qatar e un raro scrigno di legno di un mercante di perle.
Situati nel cuore della parte più antica della capitale, i Musei Msheireb offrono invece una panoramica della storia di Doha, diventata da villaggio di pescatori una città d’avanguardia. Quattro edifici storici rendono omaggio a quattro periodi diversi della storia del Paese: la Bin Jelmood House è un riconoscimento al contributo sociale, culturale ed economico che le persone, un tempo ridotte in schiavitù, hanno apportato allo sviluppo delle civiltà umane. La Company House racconta la storia dei pionieri dell’industria petrolifera del Qatar e delle loro famiglie; la Mohammed Bin Jassim House mostra i valori tradizionali di Msheireb; infine, la Radwani House rappresenta la vita della tradizionale famiglia qatariota e raccoglie, conserva e condivide i ricordi del Qatar in un periodo di trasformazione sociale storica.
Il Ramadan
Chi visiterà il Qatar in questo periodo potrà scoprire le tradizioni del Ramadan, che quest’anno inizia in data 2 aprile e si concluderà il 2 maggio.
Lo sparo del cannone del Ramadan è una delle tradizioni più belle del Qatar che si ritiene abbia avuto origine durante l’Impero ottomano. I cannoni erano tradizionalmente usati per segnalare l’inizio del digiuno al sorgere del sole (Suhoor) e la fine del digiuno dopo il tramonto (Iftar), ma oggigiorno vengono tipicamente utilizzati per festeggiare il primo giorno di Ramadan. Si possono vedere i cannoni del Ramadan dislocati in quattro punti di Doha: Souq Waqif, Katara, la Grande Moschea Muhammad Ibn Abdul Wahhab e Souq Al Wakrah.
La città prende vita dopo l’Iftar, con la riapertura della maggior parte dei luoghi pubblici, come negozi e ristoranti, che rimangono per lo più chiusi durante il giorno. Il quattordicesimo giorno di Ramadan i bambini celebrano Garangao, una tradizione esclusiva del Golfo molto sentita in Qatar. Avvenendo a metà del Ramadan, questa festa è nata per festeggiare i bambini che si sforzano di digiunare.
Le famiglie si riuniscono in un Ghabga e consegnano i Garangao – sacchetti contenenti un mix di noci, dolci, nocciole zuccherate – ai bambini del quartiere, che per tutta la notte cantano la “Gara”, un canto tradizionale. Gara è la parola Khaliji (ovvero “del Golfo”) che indica il suono di due cose che sbattono l’una contro l’altra, rimandando al suono delle noci e dei dolci nei sacchetti o al bussare alle porte.