Nei luoghi magici della Sibilla: quattro itinerari di Legambiente in Centro Italia

foto da Andrea
È uno dei parchi più affascinanti d’Italia a livello paesaggistico: si tratta del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che nasce nel regno della leggendaria Sibilla, un’area Protetta di oltre settantamila ettari di natura, tradizioni e leggende.

È qui, infatti, secondo il mito, che dimorava la profetessa e maga Sibilla dell’Appennino, che con il suo esercito di fate dai piedi caprini riempivano di folklore le storie raccontate dai pastori e dai contadini locali. Sarebbero opere fatate il Saltarello, la danza tradizionale diffusa nelle Marche e in Umbria, e la “Corona del Sibilla”, ovvero il particolare passaggio di rocce che circonda la cima del Monte Sibilla, creato dalle fate nel loro frenetico via vai notturno per raggiungere i borghi vicini.

Per vivere appieno questi luoghi magici, ecco quattro suggerimenti di esperienze suggerite da Legambiente Turismo, in un nuovo articolo in collaborazione.

Camminando tra i monti

Il protagonista della scena è proprio il gruppo montuoso dei Monti Sibillini, che sovrasta il paesaggio con la sua magnificenza. Fanno parte dell’Appennino umbro-marchigiano, costituiti da rocce calcaree, le cui maggiori cime superano i 2.000 metri: il Monte Vettore in primis (2.476 m s.l.m.), il Monte Priora (2.333 m s.l.m.), il Monte Sibilla (2.173 m s.l.m.) e il Monte Bove (2.169 m s.l.m.). Qui diversità e ricchezza biologica sono le parole d’ordine: l’area protetta è infatti la casa di splendidi animali come il lupo, il gatto selvatico, l’aquila reale, il falco pellegrino e soprattutto il camoscio appenninico, e molte altre specie selvatiche che abitano questi luoghi.

Sono moltissime le escursioni possibili grazie a una fitta rete di sentieri, da quelli più impegnativi che raggiungono le vette, ai sentieri natura per escursionisti meno esperti, curati dall’Area Protetta che si adopera per assicurare manutenzione e segnaletica. I più avventurosi montanari non possono perdere il Grande Anello dei Sibillini, un percorso escursionistico di 124 km completamente segnalato che, in nove giorni di cammino, permette di scoprire l’intera catena montuosa. I meno allenati, invece, possono indugiare in percorsi urbani e passeggiate per ammirare le abbazie e i borghi medievali che caratterizzano i territori circostanti. Altri bellissimi luoghi da visitare sono Le Gole dell’Infernaccio, il Lago di Fiastra, il Monte Bove e molti altri siti presenti nell’area protetta, accompagnati da esperte guide locali che collaborano con il parco.

Esplorare i borghi con Good Morning Sibillini

Nel Parco ci sono 16 comuni, rappresentati da un numero ben maggiore di caratteristici borghi di montagna, ognuno con le sue originalità e tipicità. Un’occasione per conoscerli è l’iniziativa “Good Morning Sibillini”, il progetto turistico avviato dopo gli eventi sismici del 2016: escursioni, a piedi o in bicicletta, laboratori nelle aziende agricole e nei Centri di Educazione ambientale offrono la possibilità di svelare i segreti della natura, di approfondire artigianalità e mestieri, di degustare i prodotti tipici dell’enogastronomia locale, come tartufo, ciauscolo, formaggi, castagne. Tutto nel rispetto dei principi del turismo sostenibile, su cui l’Area Protetta si impegna giornalmente allo scopo di tutelare e valorizzare le bellezze del territorio.

Quattordici itinerari per tour su  due ruote

Il parco si può esplorare anche in sella a una mountain bike lungo strade e sentieri in origine costruiti per le tregge dei contadini, i muli dei boscaioli, gli scarponi dei pastori e i sandali dei pellegrini, nonché le vie dei carbonari. La guida Pedalando nel Parco” propone 14 itinerari ad anello percorribili in una mezza giornata o in un intero giorno a seconda dei diversi gradi di difficoltà. Diversi luoghi nel parco permettono anche di noleggiare una e-bike, sono infatti presenti circa 12 noleggi in tutta l’area.

Full immersion tra i fiori della piana di Castelluccio di Norcia

Un altro tipo di magia è quella che avviene solitamente tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate, quando la famosa piana di Castelluccio di Norcia, sovrastata dal Monte Vettore, si colora delle mille sfumature della fioritura dei campi di lenticchie: senape, papaveri, margherite e fiordalisi che creano effetti cromatici unici, dal rosso al giallo, dal bianco al blu. Per i visitatori che desiderano assistere a questo spettacolo, è attivo annualmente un servizio di navetta per raggiungere il Pian Grande sia dal versante marchigiano che da quello umbro a partire dalle aree di sosta per le auto. Ma non è questa l’unica area delle splendide fioriture: sul versante est, lungo i Prati di Ragnolo, si possono ammirare spettacolari fioriture spontanee di asfodeli, narciso dei poeti, peonie selvatiche.

Per tutte le informazioni sull’Area Protetta e le attività che qui si possono svolgere visita il sito www.sibillini.net

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