L’era dei taxi volanti elettrici: il primo terminal è in Cina

Molto probabilmente vedrà la luce entro la fine dell’anno in Cina, il primo hub al mondo dedicato ai velivoli elettrici biposto privi di pilota.

La società cinese EHang ha infatti firmato un accordo con la città di Hezhou, nella provincia del Guangxi, in Cina, per costruire un “eliporto turistico” dal quale far decollare i suoi velivoli elettrici a decollo verticale EHang 216.

Il progetto prevede la costruzione di un hub di oltre 2.500 metri quadrati  con hall, sala d’attesa, servizi per i passeggeri e servizi di ricarica per i velivoli, gate di imbarco e di sbarco.

È prevista la gestione di 20 EHang 216, il taxi elettrico e privo di pilota che tocca i 100 km/h e vola per circa 20 minuti (stesso tempo necessario per la ricarica) ospitando una o due persone. Il volo programmato nella fase iniziale collegherà due punti di Hezhou offrendo una visita aerea della città e la startup cinese non ha fornito per ora indicazioni sui costi del piano, anche se nell’ultimo anno ha registrato un rapporto positivo tra entrate e uscite di 10,6 milioni di euro.

L’obiettivo è accelerare la diffusione dei velivoli autonomi, un progetto di ampio respiro per la compagnia cinese che, dopo aver effettuato voli per consegnare farmaci nel corso dell’emergenza Covid-19 proprio nella stessa città dove sorgerà l’hub per i mezzi AAV, il mese scorso ha ricevuto l’autorizzazione per effettuare i primi test in Europa, partendo da Spagna e Norvegia.

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