Riscoprire la Calabria che non ti aspetti, a passo lento, al femminile, si può fare grazie a un viaggio “ispirazionale”. È il cammino proposto da Destinazione Umana, il tour operator che crea viaggi ispirazionali dedicati alle donne.
Ecco Kalabria coast to coast, 55 km di percorso a passo lento da Soverato a Pizzo, sulla Costa degli Dei, tra distese di ulivi secolari, filari di vite, campi di grano e fichi d’india, boschi di castagni e faggi, pietre granitiche e l’oasi naturalistica del lago Angitola, con due tappe di mare a Soverato e Tropea.
L’obiettivo è quello di vivere un viaggio emozionale e sensoriale all’interno di una Calabria lontana dalle consuete rotte turistiche. Una regione dalla natura dirompente, che unisce il mare e la montagna passando dalla costa ionica degli aranci a quella tirrenica degli dei.
Si parte il 15 giugno. A far da guida in questo cammino a passo lento, insieme alle guide ambientali escursionistiche Lorenzo Boseggia e Marco Pansino, la founder di Destinazione Umana, Silvia Salmeri, bolognese di sangue siculo che nel 2020, insieme alla famiglia, come molti italiani ha scelto di ritornare al Sud e trasferirsi da Bologna a Soverato per promuovere il territorio.
«Da figlia di genitori siciliani dovuti emigrare a Bologna per lavoro, credo che il Sud oggi possa offrire tante nuove opportunità e che meriti una nuova narrazione. Ciò che non funziona in meridione lo sappiamo benissimo tutti. È amaro vedere che ciò che funziona, a volte persino eccelle, non viene raccontato con altrettanta dovizia di particolari. È tempo di riequilibrare alcune dinamiche a livello nazionale, soprattutto in questo momento – si spera – post pandemico, che grazie al fenomeno del southworking ha visto tantissimi lavoratori italiani venire o ritornare a vivere al sud. Una bellissima occasione per scoprire le meraviglie di borghi e territori spesso lontani dalle consuete mete turistiche e proprio per questo destinati a sorprendere», ha commentato Silvia Salmeri.
In partenza da Soverato con le sue spiagge e il mare conosciuto per essere baia dell’ippocampo, dopo una giornata al mare le viaggiatrici inizieranno il cammino con destinazione Petrizzi, borgo definito “Il fiore di pietra” perché ornato di fiori della pietra: il fico d’india d’autunno e la ginestra d’estate. Attraverso antichi tratturi di campagna contornati da ulivi e campi di grano, il lago Acero e una foresta di faggi, si arriverà poi al borgo di Monterosso Calabro. La tappa finale del cammino passerà all’interno dell’oasi naturalistica del lago Angitola e nell’area archeologica dei ruderi della città normanna di Rocca Angitola per poi raggiungere la costa tirrenica, a Pizzo, arroccata su una roccia tufacea. Qui le viaggiatrici potranno assaggiare e assistere alla produzione del gelato Tartufo di Pizzo. A conclusione del viaggio, la tappa a Tropea, gemma della “Costa degli Dei”.