Con il tracollo del settore e il conseguente annullamento di viaggi e soggiorni, la soluzione adottata è stata quella del voucher soprattutto per cercare di non perdere quel guadagno e, allo stesso tempo, il viaggio tanto agognato.
Questo ha fatto sì che milioni di persone, ad oggi, siano in possesso di voucher e crediti, sia per trasporti che per alloggi, per viaggi cui non hanno più la certezza di poter effettuare. Per ovviare a questo problema e per cercare di rientrare di una somma di denaro in periodo di oggettiva difficoltà, è nata OnlyVoucher.com, la piattaforma “vuole – dice una nota – controllare e regolare la compravendita di questi fastidiosi voucher che non utilizziamo e preferiamo liquidare”.
L’idea è di due giovani imprenditori italiani, Davide Genovesi e Marco Vallese che punta soprattutto alla sicurezza delle transazioni. Infatti, ogni volta che un utente desidera vendere un voucher il team ne controlla la validità, condizione per essere pubblicato, e una volta venduto, prima di essere mandato all’acquirente viene nuovamente controllato. Se dovesse capitare che al momento del secondo controllo il voucher non fosse più attivo, il compratore riceverà un rimborso del 100% di quanto speso.
Oltre ai voli e ai soggiorni, l’obiettivo è spingersi anche verso altri servizi, dallo shopping alle terme fino al cinema. Per vendere il voucher, sempre a patto che sia nominale, basta compilare un modulo con i propri dati e quelli del voucher stesso, dare il tempo al team di convalidarlo e proporlo in vendita. Una volta piazzato dalla piattaforma contatteranno il venditore per ottenere i dati su cui effettuare il bonifico. Chi vuole comprare, invece, non deve fare altro che scegliere l’offerta che al suo caso, pagare con carta o via PayPal e incassare il voucher via mail, inviato entro 12 ore dopo un ulteriore controllo di validità.
Per quanto riguarda i costi, la piattaforma trattiene il 6% dal venditore e il 6% dal compratore. Il prezzo visibile per ogni voucher comprende già la commissione.