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Dal Medioevo al Novecento: viaggio nel tempo nella Cechia dei videogame

Quando il futuro digitale arriva dal lontano passato: sono tanti i videogame che attingono non solo a saghe fantasy ma anche alla storia antica e alle leggende per sviluppare le proprie sfide sullo schermo.

Il gaming è anche diventato un elemento di promozione turistica e si sono moltiplicate le esperienze che raccontano proprio in questo modo l’arte e la storia alle generazioni più giovani.

Tra le destinazioni diventate “a misura di videogame” c’è anche la Repubblica Ceca. Tanta storia alle spalle, una cultura ricca e variegata, un importante patrimonio architettonico antico e soprattutto atmosfere d’altri tempi ancora intatte: il Paese, oggi come ieri, è tutto da esplorare anche a partire dalla poltrona di casa, scegliendo uno dei tanti videogame ideati e ambientati nel territorio.

Sono tanti infatti i giochi al computer che permettono di accedere a luoghi e atmosfere ceche. Uno di questi è  Deliverance Kingdom Come, per esempio, che è ambientato nella Cechia di inizio XV secolo, nella regione di Posazavi.  Il castello di Talmberk e il monastero di Sazava meritano una visita dal vivo, tanto più che nell’area sono disponibili tour speciali per gamer e mostre a tema.

Gli appassionati di Medioevo troveranno interessante anche la storia hussita, che tanto ha influenzato quella dell’intero Paese. Il videogame Age of Empires 2 svela proprio le tattiche militari degli invincibili guerrieri hussiti, con tante “citazioni” ceche tra castelli, monumenti, musei e sentieri.

Last Train Home è invece un gioco che conduce ai tempi della Prima Guerra Mondiale, quando i legionari cechi bloccati in Russia dovettero affrontare un lungo viaggio in treno e per mare pur di tornare nella neonata Repubblica cecoslovacca. Attentat 1942 e Svoboda 1945, due coinvolgenti full motion video dove interagire con gli attori, sono invece ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale, nella capitale ma anche in tanti altri luoghi reali dove il conflitto ha lasciato il segno.

Marco Merli

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