L’aeroporto del futuro? Openspace, di design, e soprattutto silenzioso: è quello che ha l’ambizione di realizzare Deerns, società internazionale di ingegneria e consulenza, che vuole riprogettare l’acustica degli scali ma anche ridisegnarne l’architettura.
Gli aeroporti di tutto il mondo si erano “zittiti” durante la pandemia, che aveva forzato a terra aerei e passeggeri. Ma – fortunatamente – con la ripresa dei voli e degli spostamenti sono tornati a riempirsi di suoni, tra i rumori delle rotelle dei trolley sui pavimenti e gli annunci di apertura gate, arrivi, partenze e ritardi.
Secondo Deerns, il costante aumento del numero dei passeggeri e l’affollamento, causato dai numerosi controlli dovuti all’emergenza Covid19, rendono gli aeroporti scarsamente confortevoli dal punto di vista acustico con livelli sonori superiori a 60 dB(A), paragonabili al marciapiede di una strada cittadina mediamente trafficata.
Ecco quindi che la società ha allo studio soluzioni innovative per rendere gli aeroporti ambienti acusticamente confortevoli e un progetto pilota è partito in Russia. Sono entrati in campo anche gli algoritmi, per facilitare il dialogo tra i software di modellazione architettonica e quelli di analisi acustica.
Per misurare il comportamento acustico dell’aeroporto sono stati presi in considerazione due parametri, ovvero la riverberazione e l’intelligibilità dell’aeroporto: il primo parametro analizzato è lo Speech Transmission Index (STI), che aiuta a capire l’intelligibilità del parlato degli annunci dell’aeroporto, mentre il secondo parametro è il tempo di riverberazione T60, che quantifica l’entità dell’echo in un ambiente. I risultati dello studio hanno mostrano che la capacità di capire gli annunci è sempre superiore al 50%, mentre il tempo di riverberazione (l’echo) è inferiore a 1,5 s in quasi tutti gli spazi a 500 e 1000 Hz: un ottimo risultato per questo tipo di volume, senza separazione tra diverse aree e soffitto più alto di 10 metri che corrisponde ad un completo cambio di percezione passando dall’echo in un chiesa vuota, se non fossero installati i pannelli acustici, a una sala per concerti di musica sinfonica, con i pannelli installati.
“Nasce l’idea ambiziosa di progettare un aeroporto completamente openspace che combini al design architettonico una progettazione che lo renda acusticamente confortevole e performante: l’edificio, che si caratterizzerà per una pianta curvilinea, un controsoffitto ondulato e una facciata inclinata, sarà presentato come un unico grande blocco alto che al suo interno avrà diverse piccole strutture di servizio chiuse ma ad un’altezza ridotta”, spiega Walter Tiano, senior acoustic consultant.