Ciak si gira in Emilia: destinazione cineturismo

volevo nascondermi film antonio ligabue
Dagli amati Don Camillo e Peppone al Ligabue interpretato da Elio Germano, l’Emilia è tutta un set, ha ispirato e ospitato film e riprese e allora si può partire alla scoperta del territorio seguendo il filo rosso del ciak.

Ecco un itinerario nei luoghi e nelle storie dei film narrati da grandi registi, da Bertolucci a Bellocchio a Diritti. De resto sono tantissimi gli angoli d’Italia che si possono visitare sulle tracce dei grandi film.
Scoprire l’Emilia è percorrere i paesaggi, ammirare gli scorci, visitare le città e vivere le storie rese celebri dalle telecamere dei grandi registi, riconoscere le eterne vicende di Don Camillo e Peppone, guardare alle intuizioni visive di Marco Bellocchio, rileggere la storia del pittore Ligabue nei luoghi dell’opera d’arte cinematografica “Volevo Nascondermi”, interpretato da Elio Germano, che torna protagonista nel recente film “Il signore delle Formiche” girato da Gianni Amelio proprio nelle terre e città emiliane.

brescello don camillo e peppone
BRESCELLO PEPPONE IN PIAZZA MATTEOTTI E LA CHIESA SANTA MARIA NASCENTE

Il viaggio di Visit Emilia nella cinematografia può cominciare da Brescello (in provincia di Reggio Emilia), le cui strade e piazze sono state scenario del celebre “Don Camillo e Peppone” diretto da Mario Camerini nel 1972. Passeggiando per il paese si possono facilmente ritrovare le atmosfere di quel mondo piccolo descritto da Giovannino Guareschi, immaginare il parroco e il sindaco, i compagni e i fedeli. Il municipio e la Chiesa di Santa Maria Nascente, che conserva in una cappella il crocifisso parlante, sono ancora nella piazza centrale del paese. E tanti oggetti di scena, come la moto di Peppone, l’abito d’ordinanza di Don Camillo e le loro biciclette ma anche fotografie scattate durante le riprese, manifesti e ricostruzioni di alcune location, sono nel Museo Peppone e Don Camillo. La locomotiva che tante volte ci ha fatto entrare e uscire dal paese si trova nel parco intitolato a Guareschi, mentre un “sostituto” del carro armato che compare in “Don Camillo e l’On. Peppone” riposa in Piazza Mingori, vicino al “Museo Brescello e Guareschi – Il Territorio e il cinema”. Si può fare anche una sosta alla casa del sindaco in via Carducci, invece la stazione ferroviaria è alla fine di Viale Venturini.

Sulle tracce di Ligabue
A Campegine, sempre in provincia di Reggio Emilia, si può fare una tappa per scoprire il luogo in cui è ambientato il film “Il Cammino della speranza” di Pietro Germi, mentre Novellara fu ricostruita oniricamente a Cinecittà da Federico Fellini per “La voce della luna”. Un’incursione nella musica si può fare a Correggio (Re), dove è nato Luciano Ligabue, che qui ha ambientato il suo “Radiofreccia”, con scene girate anche a Guastalla e Gualtieri. Quest’ultimo è il borgo di un altro Ligabue, il pittore Antonio, interpretato da Elio Germano nel film “Volevo Nascondermi”, girato nel territorio reggiano, tra boschi di pioppi e le banchine del fiume Po, con la regia di Giorgio Diritti.

Scena da Novecento, Bertolucci credit Cineteca di Bologna, Angelo Novi

A Parma con gli occhi di Bertolucci
Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020+2021, è stata set di molti lavori cinematografici e Bernardo Bertolucci ha dedicato diversi film alla sua città natale. Come “Prima della Rivoluzione”, ambientato al Duomo di Parma e in zona Villetta – dove si trova la casa di Cesare in Via Vittime Civili di Guerra – e poi negli interni di Palazzo della Rosa Prati, abitazione di Fabrizio. Il film immortala anche il Parco Ducale e il complesso della Pilotta, location che, con il Duomo, il regista ha riutilizzato per le riprese del film “La Luna”. E si può anche immaginare Ugo Tognazzi che nelle vesti di Primo Spaggiari nel film “La tragedia di un uomo ridicolo”, percorre in bicicletta le strade della città, attraversando Via Farini, il ponte Caprazucca e Piazza Garibaldi sotto la pioggia e lasciandosi alle spalle San Giovanni, dove si era celebrato il matrimonio tra Fabrizio e Clelia in “Prima della Rivoluzione”.

Salsomaggiore Terme e Busseto, da Verdi a Bertolucci
Neanche i castelli e i borghi storici che circondano Parma non sono sfuggiti ai cineasti. Sempre Bertolucci ha scelto Roncole Verdi (Pr), a poca distanza dalla Busseto del Maestro Giuseppe Verdi, per un momento di “Novecento” ambientato nella corte agricola delle Piacentine. Invece a Salsomaggiore Terme si possono rivivere alcune scene di “L’ultimo Imperatore” ambientato nel salone moresco del Palazzo dei Congressi. La città termale è spesso scenografia di cinema, come voluto di recente da Gianni Amelio, per il suo nuovo film “Il Signore delle Formiche”, con Elio Germano, Luigi Lo Cascio e Sara Serraiocco, incentrato sulla vita di Aldo Braibanti, intellettuale geniale ed eretico messo alla sbarra a fine anni ’60 con la pretestuosa accusa di aver plagiato un giovane, è ambientato anche a Busseto, Roccabianca, Fidenza e Piacenza.

Ponte Gobbo, foto di Laura Badini, credit Visit Emilia

Bobbio, tra i Borghi più Belli d’Italia, accoglie i visitatori con il suo cinematografico Ponte del Diavolo. Il borgo è sede ogni anno del Bobbio Film Festival, diretto da Marco Bellocchio, e di Fare Cinema, corso di alta specializzazione in regia cinematografica. Il celebre regista girò qui nel 1965 il suo film d’esordio: “I Pugni in Tasca”, con il quale vinse il Nastro d’Argento. Il film si svolge principalmente nella casa di campagna della madre, immersa nella Val Trebbia, così come è ripreso il Ponte Gobbo e il dirupo di Castelletto.

Castell’Arquato sulle tracce di Ladyhawke
Se alcune scene di “Ladyhawke” sono state girate nel Castello di Torrechiara, ce ne sono altre che vedono protagonista il borgo di Castell’Arquato (Pc) con la sua Rocca Viscontea, la Collegiata, i dintorni della campagna di Bacedasco. Sarà affascinante ricordare le vicende portate sul grande schermo dai protagonisti Matthew Broderick, Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer.

I tag dell'articolo
,