Cechia, il luppolo rosso di Zatec diventa Patrimonio dell’Umanità Unesco

Luppoleti a Zatec, Cechia
Luppoleti a Zatec, Cechia
Non di solo vino e vendemmia si parla in questo mese di settembre: a salire agli onori della cronaca è la amata birra ceca, anzi per essere precisi il suo prezioso elemento principe, il luppolo.

In Cechia infatti Zatec e il suo paesaggio di luppolo si aggiungono alla lista dei siti Patrimonio Unesco del Paese, che salgono così a 17. Piccolo gioiello artistico incastonato nel distretto di Louny, in Boemia, la cittadina storica e il suo prodotto di punta hanno appena ricevuto il riconoscimento ufficiale.

Immersa in una regione fertile e verde, che per la sua tipicità è anche molto richiesta (insieme ai vicoli del centro storico) come set per produzioni cinematografiche internazionali, Zatec è una cittadina storica affascinante e del suo patrimonio culturale è parte integrante un luppolo dalle radici storiche (si parla di 7000 anni) e dalle caratteristiche molto particolari.

Zatec e il luppolo in Cechia
La cittadina boema di Zatec, in Cechia

La sua coltivazione non ha dato solo un’impronta economica a Zatec, ma ne ha plasmato il paesaggio, caratterizzato dai verdi tralci rampicanti, carichi di coni che sembrano lanterne. Quei luppoleti tanto caratteristici sono dunque si sostentamento, ma anche bellezza e intorno a loro ruotano un mestiere e una cultura antichi, preservati e perpetuati dalla gente del luogo.

Ecco quindi che ora il cosiddetto oro ceco, il luppolo rosso Saaz (dal nome tedesco di Zatec) è ufficialmente nella Lista Mondiale del Patrimonio dell’Umanità. Si tratta di una specie di alta qualità, molto apprezzata dai mastri della birra ceca e ingrediente imprescindibile delle etichette più richieste nel panorama internazionale delle Pilsen lager, tra cui anche la Guinness irlandese e la Stella Artois belga. I suoi coni, particolarmente aromatici, gli sono valsi la definizione di “luppolo nobile”, ora anche “mondiale”.

Il riconoscimento include il centro storico della città, i luppoleti lungo il fiume Ohre, gli essicatoi dai tetti rossi e dalle ciminiere svettanti, i locali per l’imballaggio, i magazzini, i luoghi destinati al commercio.

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