Non solo auto, in Catalogna molte località si possono raggiungere con la rete di binari delle ferrovie statali Renfe, catalane Ferrocarrils de la Generalitat Fgc e dell’alta velocità Ave. Per visitare in modo sostenibile la regione spagnola, inoltre, ci sono i treni turistici: la cremagliera e la funicolare nel Parc Natural de la Muntanya de Montserrat, la cremagliera nella Vall de Núria, il Tren del Ciment alle porte del Parc Natural del Cadí-Moixeró e il Tren dels Llacs nei Prepirenei di Lleida, e ancora la funicolare nell’Alt Penedès e il Tren Granota nella comarca del Vallès Occidental.
Tra i percorsi adatti a tutti i pedali c’è Penedès 360, un itinerario di 162 km con partenza e arrivo a Vilafranca del Penedès, tra i monti, il mare e i vigneti dove nasce il Cava (lo spumante catalano) e le Vies Verdes, le vie ciclabili che ripercorrono i tracciati ferroviari dismessi, come i 41 km del Camí Natural de La Muga che collega Sant Llorenç de la Muga al Castelló d’Empúries nell’Alt Empordà.
In Catalogna si tiene il festival vegano all’aria aperta più grande d’Europa. Si chiama VeganFest, è organizzato dall’Associació Vegana de Catalunya e si terrà il 14 e 15 settembre 2024 nel gigantesco parco urbano di Vallparadís a Terrassa, una cittadina a meno di 30 km da Barcellona. Proprio la capitale della Catalogna è la mecca del cibo veggie: dai ricercati menù del ristorante Rasoterra in Carrer del Palau ai piatti veloci del Fat Veggies in Carrer Bailen fino allo shopping presso La Veganeria del Born al Mercat Santa Caterina.
Per chi ama il glamping questa regione spagnola conta diversi indirizzi per addormentarsi sotto il cielo stellato ascoltando il canto delle cicale. Comfort da hotel e anima da campeggio, in Catalogna ce n’è per tutti i panorami: vista mare, le tende glamour del Glamping Ebre vicino a Sant Carles de la Ràpita, nella foresta, le case sugli alberi di Cabanes Dosrius nel Parc Natural del Montnegre i el Corredor oppure tra le vigne, nelle cupole trasparenti della Masía Cal Geperut nella dolce campagna a Badalona.
Fare acquisti dai produttori locali è un’ottima abitudine se si vuole contribuire alla salvaguardia del ricco patrimonio artigianale catalano. Bisbal d’Empordà, ad esempio, è la capitale della ceramica in Catalogna, con una storia molto antica raccontata attraverso gli oltre 10.000 pezzi conservati al Terracotta Museu e le botteghe dei maestri ceramisti messe in fila lungo via Aigüeta. Un altro must dello shopping hand made catalano è nella città di Igualada, che nel XX secolo fu l’epicentro del tessile e oggi rivive grazie ai giovani artigiani come Joes Artesania.
In giapponese si pronuncia “Shinrin-Yoku“, in inglese è il Forest bathing e in catalano “Bany de bosc”: significa camminare lentamente e in silenzio nel bosco, meglio ancora se è in una regione che è stato dichiarata Destinazione Biosfera dall’Unesco come le Terres de Lleida, per il proprio benessere. Ara Lleida ha selezionato 13 itinerari di scoperta dei benefici di questa pratica da sperimentare nei Pirenei, come il Camí de l’Aigua, che segue il corso dei fiumi Noguera de Tor e Noguera Ribagorçana per 27 km tra il Pont de Suert e la Vall de Boí.
Con più di 300 specie di uccelli, il Delta dell’Ebro è uno dei migliori siti di birdwatching in Europa. Ma quest’importante zona umida della Catalogna è soltanto uno tra i tanti spot dove dedicarsi all’osservazione degli uccelli e degli altri animali selvatici che popolano la regione spagnola. L’area del Pallars Jussà, ad esempio, è perfetta per fotografare cervi e grandi rapaci, mentre il facile trekking (di 1 h e 40 min.) denominato “Ruta de l’esquirol” a Premià de Dalt nella comarca del Maresme promette incontri ravvicinati con gli esquirols, ovvero gli scoiattoli.
Con i suoi circa 600 km di lunghezza, la costa della Catalogna offre diverse opportunità di scoperta. Si parte dalla superficie, in Costa Brava, con i tour guidati in eco-kayak proposti dal tour operator Medaqua alle Illes Medes, con guida naturalistica esperta, per poi scendere trai i fondali con le uscite di eco-diving organizzate da Scuba Alegre sulla Costa Montgrí. E per imparare a conoscere e a rispettare il mare fin da piccoli, si può mettere in programma una gita all’Aquàrium di Barcellona.
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