A La Palma il fondale marino rinasce dopo l’eruzione. La colata lavica del vulcano Cumbre Vieja avvenuta nel 2021 aveva modificato le profondità delle acque che ora tuttavia stanno riprendendo vita in tempi da record.
Lo sta studiando una nave subacquea di profondità che ha visitato i fondali modificati e scattato immagini che hanno documentato un’avanzata attività sottomarina. Le riprese sottomarine della colata lavica a La Palma dimostrano che a distanza di un anno sta tornando alla vita. Le acque delle Isole Canarie sono riuscite a ripopolare le formazioni rocciose nate dopo l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja nell’autunno 2021, un ricco patrimonio geologico unico al mondo. Lo ha verificato l‘Istituto Spagnolo di Oceanografia (Instituto Español de Oceanografía, Ieo), appartenente al Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo (Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Csic), che insieme al Turismo delle Canarie ha effettuato per la prima volta un’ambiziosa spedizione scientifica a bordo di un sottomarino equipaggiato per le ricerche negli abissi.
Si chiama Pisces VI, ed è uno dei cinque sottomarini al mondo in grado di superare la barriera dei 2.000 metri di profondità. Ha esplorato e documentato i nuovi habitat marini generati dopo l’eruzione del Cumbre Vieja, con l’obiettivo di evidenziare il patrimonio geologico unico del delta di lava dell’isola di La Palma e il suo potenziale naturalistico. «Il flusso di lava che è entrato in contatto con il mare aveva danneggiato in modo significativo l’ecosistema marino della zona, ma ora, solo dopo poco tempo (l’eruzione ha avuto origine il 19 settembre ed è terminata il 13 dicembre 2021), le proprietà ambientali delle acque delle Isole Canarie hanno fatto sì che queste nuove formazioni rocciose abbiano già iniziato a prendere vita. Questo è sorprendente», afferma Eugenio Fraile, ricercatore scientifico presso l’Ieo-Csic.

Inoltre, l’estensione dell’isola di La Palma è aumentata dopo l’eruzione. «Poche zone al mondo possono dire che il loro territorio è cresciuto negli ultimi anni. E La Palma è uno di questi. Il nuovo delta di lava che si è creato sull’isola di La Palma è una delle formazioni vulcaniche più giovani al mondo. Sono state riprese grandi estensioni di “lava a cuscino”, un tipo di lava con strutture che sembrano trapunte, formazioni insolite che gli studiosi possono analizzare e i turisti possono visitare», afferma l’oceanografo.
Oltre al Pisces VI, la spedizione ha altre tecnologie d’avanguardia: la nave oceanografica Ramón Margalef e il robot subacqueo Liropus 2000, entrambi dell’Ieo-Csic.
La Palma anche una Riserva Starlight, ossia uno dei posti migliori al mondo per osservare le stelle, e custodisce una delle tre riserve marine delle Isole Canarie: un paesaggio vulcanico sottomarino pieno di grotte, archi e pareti, oltre ad essere sede di molte specie, alcune delle quali uniche in questa zona. Da visitare è anche il Parco Nazionale La Caldera de Taburiente, uno degli spazi naturali più spettacolari delle Isole Canarie e, senza dubbio, il più grande tesoro di La Palma.