Bond Street, Vivienne Westwood, Alexander McQueen, Mary Quant: il legame di Londra con gli stili che hanno creato icone intramontabili è di lunga data. E neanche le altre città britanniche sono oggi da meno.
Lo shopping continua ad essere un’attività da non perdere in un viaggio Oltremanica e qui Visit Britain regala una carrellata di location e boutique ma mettere in lista per il prossimo tour.
Londra tra lusso e punk
La capitale è caleidoscopica anche quando si tratta di moda e ogni angolo potrebbe regalare un’ispirazione. Da dove cominciare quindi? Da due indirizzi diametralmente opposti: Bond Street e Brixton.
Bond Street, via del West End di Londra, è da tempo immemore il centro del lusso made in London. Si trova a Mayfair, dove ammirare anche alcune delle abitazioni più costose della capitale. Lungo Bond Street si possono trovare le boutique di brand internazionali insieme a grandi magazzini più accessibili. Questa strada dello shopping era già famosa nel XVIII secolo, tanto da essersi guadagnata anche una menzione in Sense and Sensibility di Jane Austen.
Per non perdersi un’icona storica bisogna fare rotta su Chelsea, al 430 di Kings Road, l’indirizzo al quale Vivienne Westwood e Micheal MacLaren inventarono il punk, nella moda ma anche nella musica. Il negozio ha cambiato molti nomi e ora si chiama Worlds End. Segnaliamo anche che Vivienne Westwood da sempre si batte per la sostenibilità, è stata tra i primi a riciclare abiti e tessuti e a rinnegare le pellicce.
Non solo boutique però, non si può gustare l’anima di Londra senza un giro in uno dei suoi mercati, “territorio magico” delle tre R, Reduce, Re-use, Recycle. Quello di Portobello Road, a Notting Hill, è tra i più celebri e fino a Golborne Road ci si può anche tuffare nella moda vintage.
Spostandosi verso l’East End si trova Spitafields Market. Il sabato è la giornata perfetta con lo Style Market. Si può poi raggiungere Brixton, quartiere londinese legato al mondo della musica (Paul Simonon dei Clash è cresciuto qui), alle tendenze ribelli e alle contaminazioni culturali, da scoprire al Brixton Village.
La domenica poi si può fare un giro a Brick Lane, tra mercati, murales e negozi come Atika, un department store indipendente regno del vintage.
Bristol tra Banksy e mercati
A Bristol, tra quartieri vittoriani e ispirazioni dal regno di Banksy, si può fare un giro al Bristol Shopping Quarter, che ospita anche una vera e propria istituzione, il St.Nicholas Market. Chi ama lo shopping un po’ più alternativo può far rotta su Stokes Croft, il quartiere che ospita quasi tutta la street art made in Bristol, dove Banksy ha lasciato la sua opera “Mild Mild West”, al The Canteen che ospita spesso dei mercatini molto interessanti, dove viene data una nuova vita a oggetti e indumenti usati. Da Stokes Croft si può raggiungere a piedi Gloucester Road, considerata il più lungo insieme di negozi indipendenti di tutta la Gran Bretagna.
Shopping vittoriano a Brighton
Si può fare shopping anche a Brighton, tra il Royal Pavillon e il lungomare. The Lanes sono delle piccole vie del nucleo storico di Brighton che, negli anni, sono diventate un vero e proprio must per chiunque passi dalla città, anche per poche ore. Prima che Brighton diventasse il seaside resort vittoriano che possiamo ammirare oggi, c’era un villaggio di pescatori chiamato Brighthelmstone. The Lanes erano le zone con le botteghe di questo piccolo villaggio. Nel corso del tempo, si sono sempre più specializzate in abbigliamento e cibo. Negli Anni ’70, per esempio, lungo The Lanes si trovavano (e si trovano ancora oggi, da quel tempo) i negozi che i Mods frequentavano. Per averne la prova, guarda Quadrophenia, il film del 1978 con le musiche degli Who.
I mall di Manchester
Infine, Manchester, dove lo shopping può partire da Arndale, un grande shopping mall in centro, per poi passare alla più alternativa zona di Northern Quarter, quartiere ristrutturato senza perdere la sua essenza e che ospita negozi, caffetterie con specialità vegane, pub storici e murales che sono vere opere d’arte. Lungo Oldham Street si trova infine l’ingresso di Afflecks, che si autodefinisce come “un emporio di ecclettismo”. Un buon modo per concludere un’esperienza di shopping davvero made in Uk.