Il Boston Tea Party del 16 dicembre 1773, l’atto di protesta dei coloni nordamericani contro il continuo aumento delle tasse da parte del governo della Gran Bretagna, ne è probabilmente l’episodio più famoso. Le vicende della Boston rivoluzionaria del Settecento sono un viaggio indietro nel tempo che può essere ripercorso in città grazie al Freedom Trail, che ne raccoglie i luoghi emblematici.
Attorno al 1870, Boston iniziò infatti a proteggere gli edifici dell’epoca coloniale e rivoluzionaria, simbolo delle lotte contro le regole del governo britannico. Un secolo dopo, nel 1974, il Congresso si assicurò che ci fosse una continuità a questi sforzi per la conservazione di elementi importanti della tradizione americana, creando il Boston National Historical Park.
Oggi, questo parco storico nazionale associa siti che contemplano campanili di chiese, grandi spazi di raduni, campi di battaglia e la più antica nave da guerra americana. Il parco miscela edifici storici e paesaggi che appartengono alla città, allo stato del Massachusetts, al governo federale e a organizzazioni private.
I luoghi della Rivoluzione dello spirito e del cuore lungo il Freedom Trail raccolgono siti dove i cittadini si riunivano per proclamare i propri diritti, esercitare le proprie milizie, seppellire i propri morti, educare i propri giovani, gestire le proprie congregazioni religiose e proteggere la proprietà dall’intromissione britannica. Eccone alcuni.
Park Street Church
La chiesa evengelica congregazionale di Park Street, fondata nel 1804, è una chiesa storica, ancora attiva all’angolo di Park e Tremont Street. Conserva un campanile bianco alto oltre 60 metri, con il suo carillon che suona due volte al giorno; un tempo era il primo punto di riferimento che i viaggiatori vedevano quando si avvicinavano a Boston.
Questa congregazione fu tra le prime ad affrontare la riforma carceraria, l’istruzione, il suffragio femminile e l’anti-schiavismo. Qui l’inno “America” fu cantato per la prima volta e l’abolizionista William L. Garrison tenne il suo primo discorso nel 1829.
Old South Meeting House
Costruita nel 1729 quale luogo di culto dei Puritani, era l’edificio più grande nella Boston coloniale, situata all’angolo tra Milk e Washington Street, nella zona di Downtown Crossing. Nei giorni che portarono alla Rivoluzione Americana, i cittadini vi si riunivano per sfidare il governo britannico, protestando sul Massacro di Boston e sulla tassazione del tè. Durante il periodo coloniale, i membri della congregazione di Old South includevano la poetessa afroamericana Phillis Wheatley, i leader patrioti Samuel Adams e William Otis, William Dawes, che cavalcò con Paul Revere a Lexington nel 1775 e Benjamin Franklin.
Il 16 dicembre 1773 oltre 5.000 uomini si affollarono nella meeting house per discutere la controversa tassa sul tè. Quando l’ultimo tentativo di compromesso fallì, Samuel Adams lanciò il segnale che diede inizio al Boston Tea Party ed i Sons of Liberty gettarono 342 casse di tè nel porto al Griffin’s Wharf.
Oggi è un luogo ancora attivo per riunioni e sede museale dell’esposizione “Voices of Protest”.
Old State House
Costruita nel 1713, l’Old State House (conosciuta come “Town House” fino alla Rivoluzione) fu il centro del governo reale nella Massachusetts Bay Colony e il punto focale di molti degli eventi più drammatici della Rivoluzione. Alla sua sommità si riconoscono le iconiche statue del leone e dell’unicorno. Il massacro di Boston si svolse proprio qui il 5 marzo 1770: un mosaico circolare di mattoncini rossi e porfido ricorda l’episodio storico. La Dichiarazione di Indipendenza fu letta per la prima volta a Boston proprio dal balcone dell’ Old State House, il 18 luglio 1776.
L’Old State House è il più antico edificio pubblico sopravvissuto a Boston. L’11 luglio 1976 la regina Elisabetta II visitò Boston per le celebrazioni del bicentenario degli Stati Uniti e vi tenne un discorso.
Faneuil Hall
Antico edificio del mercato costruito nel 1742, sorge nel luogo dell’antico molo cittadino ed è spesso chiamato Cradle of Liberty. Al pian terreno si svolgeva il mercato alimentare, mentre al secondo piano il “mercato delle idee”. Le riunioni cittadine si tenevano qui tra il 1764 e il 1774. La Great Hall al secondo piano – infatti – fu teatro di numerosi meeting di bostoniani che espressero il dissenso verso la politica oppressiva del parlamento britannico. Faneuil Hall divenne il cuore pulsante dell’attività rivoluzionaria a Boston.
Old North Church
Costruita nel 1723, la sua fama iniziò la sera del 18 aprile 1775, quando il sagrestano della chiesa, Robert Newman salì sul campanile e tenne alte due lanterne come segnalazione al patriota Paul Revere, che gli inglesi stavano marciando a Lexington e Concord dal mare e non via terra. Questo evento importante accese la Rivoluzione Americana. Nel campus della chiesa si visita anche l’Ufficio Stampa di Edes & Gill, una tipografia coloniale del XVIII secolo che interpreta le connessioni tra i giornali, il business della stampa, la Rivoluzione Americana, la cittadinanza attiva.