Il miglior Paese per il wine tourism è proprio la nostra Italia. A dirlo è una ricerca di Bounce che ha preso in esame i principali parametri top per tutti gli amanti delle vacanze all’insegna del vino, dai vigneti ai tour alle cantine, ma considerando anche quanto si vende e quanto si beve.
E a svettare in cima alla classifica generale è l’Italia, forte delle sue circa 400 varietà native di uva, perfette per soddisfare ogni palato e ogni bicchiere. Ma il Belpaese vince anche in termini di produzione, con 0,82 a persona. Segue il Portogallo, forte soprattutto del suo Porto, e che si aggiudica la prima posizione per quanto riguarda il numero di wine tour disponibili nel Paese e anche per la quantità di vino bevuta, con 0,47 litri a persona.
Al terzo posto troviamo la Spagna, che mette sul piatto la più ampia disponibilità di vigneti, con 968.000 ettari dedicati alla viticoltura e 12 regioni produttrici di vini come Cava e Rioja.
Dobbiamo scendere dal podio per trovare altre due rinomate destinazioni vinicole. La Francia è al quarto posto, ma nonostante la sua celebre reputazione e quella di regioni e produzioni come Borgogna, Bordeaux e Champagne, sembra ancora offrire relativamente pochi wine tour, sottolinea l’analisi.
Al quinto posto troviamo la Nuova Zelanda, che ha visto crescere in maniera esponenziale la propria popolarità di destinazione di enoturismo negli ultimi venti anni grazie a produzioni come Sauvignon Blanc e Pinot Noir, entrambe provenienti da Marlborough, la regione vitivinicola più grande del Paese. Che si difende bene in termini di wine tour, ne offre infatti oltre 4mila, al terzo posto in classifica. Grecia, Cile, Argentina, Australia e Ungheria sono infine gli altri cinque Paesi che chiudono la top ten delle migliori destinazioni di wine tourism nel mondo.