Barcellona, Gaudì incontra la realtà aumentata nella Pedrera Magical Vision

La Pedrera Magical Vision credits Fundació Catalunya La Pedrera
Probabilmente al visionario Antoni Gaudì sarebbe piaciuto questo modo hi-tech di scoprire una delle sue più celebri creazioni: a Barcellona infatti arriva La Pedrera Magical Vision, una nuova esperienza in realtà aumentata che unisce l’ambiente reale a elementi olografici.

Casa Milà, nota come La Pedrera, è l’ultima opera civile dell’architetto Antoni Gaudí e uno dei monumenti più noti al mondo per il suo stile modernista e avanguardistico nonché per le soluzioni architettoniche ispirate alle forme della natura, tipiche dello stile di Gaudí. Visitabile nella quasi totale interezza, ora è possibile vivere al suo interno un’esperienza in realtà aumentata: la Pedrera Magical Vision, grazie alla tecnologia degli occhiali Mixed Reality, che unisce la visione dell’ambiente reale a elementi olografici, portando i visitatori a far parte della storia dell’edificio, un viaggio in tempi e ambienti diversi.

Grazie a questa experience è inoltre possibile visitare un’area che non era mai stata aperta al pubblico: il mezzanino, un soppalco che negli anni è stato adibito ad uffici, che circonda il Patio de les Papallones e segue la linea architettonica di Casa Milà. Grazie alla realtà aumentata i soffitti, i pavimenti e le modanature disegnate da Gaudí si combinano con ologrammi che permettono di immergersi ancora più a fondo nell’universo del grande architetto.

Barcellona, La Pedrera credits Edgar De Puy Fuentes Agència Catalana de Turisme
Barcellona, La Pedrera credits Edgar De Puy Fuentes Agència Catalana de Turisme

Unendo alla Magical Vision anche la visita Pedrera Essential, sarà possibile visitare Casa Milà per la prima volta nella sua interezza scoprendo come la natura sia l’origine e l’ispirazione dell’edificio.

La visita inizia dal tetto, molto all’avanguardia per l’epoca, da cui godere di una Barcellona inedita, a 360 gradi. Gli elementi principali – balconi o vani scala, torri di ventilazione e camini – sono disposti seguendo la forma  ondulata della facciata principale. Gli elementi architettonici ricordano i quattro elementi naturali terra, acqua, fuoco e aria, e sono ornati con trencadís di ceramica, con pietra, marmo o vetro.

Si scende poi nella soffitta della Balena, chiamata così perché è composta da 270 archi di mattoni piatti che danno l’idea di entrare nel ventre di un grande cetaceo. La soffitta ospita l’unica mostra dedicata ad Antoni Gaudí e tutte le sue opere. Lo spazio è suddiviso in sette aree, di cui una interamente dedicata a La Pedrera, dove sono esposti modelli e piante, oggetti e disegni, fotografie e video.

Scendendo ancora si incontra l’appartamento dei vicini, la riproduzione della casa di una famiglia borghese di Barcellona dei primi anni del XX secolo, così com’era quando Gaudí progettò l’edificio.

Infine, al piano terra ci sono i due cortili aperti, quello dei fiori (Passeig de Gràcia) e quello delle farfalle (Carrer Provença). La loro particolarità è la disposizione delle finestre, che facilitano la ventilazione e l’ingresso della luce naturale nelle abitazioni. Alle pareti, murales a colori con motivi floreali, scene mitologiche e dettagli policromi.