Tanta voglia di turismo rurale: un anno di pandemia ha lasciato il segno e ridisegnato le priorità per quanto riguarda il tempo libero. Un sondaggio di Airbnb-Agriturist sul mercato italiano ha rilevato che gli italiani sognano una vacanza (47%), anche piccola, assai più che cene al ristorante (26%) o serate al cinema (16%).
Cambia però l’idea del viaggio: oltre alla rinnovata attenzione per sicurezza e distanziamento, la voglia di disconnessione, di staccare dalle preoccupazioni e dalle videoconferenze, si traduce in un forte interesse per il turismo rurale di prossimità e per destinazioni isolate, pronte a fare il bis dopo l’exploit dell’estate 2020.
Un soggiorno a contatto con la natura sembra essere ciò che cercano molti italiani, per i motivi più diversi. Voglia di isolamento e tranquillità accomunano infatti i più maturi in cerca di sicurezza, ma anche i più inclini a disconnettersi per regalarsi un po’ di digital detox (il 29% del campione, e il 32% delle donne coinvolte nel sondaggio). Non manca, infine, chi è attratto soprattutto dalla sostenibilità: il 30% degli intervistati pagherebbe fino al 10% in più per una sistemazione green.
Da qui la partnership Airbnb e Agriturist, l’Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio di Confagricoltura, per la promozione e la valorizzazione della rete degli oltre 20mila agriturismi italiani, attraverso l’operazione Airbnb Rural Bootcamp . Si tratta di un programma costituito da un ciclo di seminari online per aiutare i titolari di imprese agricole e agriturismi a familiarizzare con le opportunità connesse al diventare un host Airbnb. I partecipanti impareranno come utilizzare le risorse della piattaforma per offrire un servizio di ospitalità di successo, ricevendo consigli dalla community di Super Host e da un panel di esperti.
L’iniziativa è parte di una campagna globale di promozione del turismo rurale che vede Airbnb collaborare con numerose realtà del territorio.