Achille Lauro il trasformista in mostra al Mudec di Milano

Achille Lauro mostra Mudec Milano
Dal palcoscenico dell’Ariston al museo: il mondo di Achille Lauro sbarca al Mudec, il Museo delle culture di Milano, con tutto il suo bagaglio di costumi eccentrici, maquillage, oggetti di scena e dietro le quinte in camerino, in un viaggio nella creatività che piacerà ai fan ma anche agli appassionati di moda e provocazione.

Ecco “La Camera delle meraviglie di Achille Lauro“, l’esposizione che fino al 10 ottobre vestirà lo spazio Agorà del museo milanese di via Tortona. La mostra in realtà accompagna l’uscita in libreria di un volume fotografico edito da 24 ORE Cultura, “Achille Lauro”, la prima grande antologia di immagini dedicata all’artista, tratte dal suo archivio personale, scatti inediti e fotografie di backstage a raccontarne l’evoluzione e la storia.

Achille Lauro mostra Mudec Milano

E l’allestimento al Mudec diventa quasi una sorta di “esplosione 3D” del libro, un viaggio attraverso l’eccentricità di Achille Lauro, artista e performer che, nato come trapper di periferia, si è trasformato proprio come i tanti “quadri” portati sul palco di Sanremo e che lo hanno visto impersonare, tra gli altri, David Bowie, San Francesco d’Assisi, Mina, Elisabetta I .

Achille Lauro mostra Mudec Milano

Abiti che ora si potranno ammirare al Mudec, in una “passerella” di 20 metri che nelle vetrine dell’Agorà del museo ospiterà appunto le creazioni di Gucci realizzate dal direttore creativo Alessandro Michele e indossate da Achille Lauro nelle sue performance artistiche a Sanremo 2020 e Sanremo 2021, insieme a tante altre curiosità da backstage, attraverso uno still life degli scenari che mostrano le fasi di produzione e di creatività precedenti al palco.

Achille Lauro mostra Mudec Milano
E quindi in mostra ci sono anche strumenti, aste, chitarre, abiti iconici, ma non solo: si troveranno persino tazzine di caffè sporche di rossetto, bottigliette d’acqua accartocciate, diari, appunti, trucchi, parrucche e marchingegni con finto sangue. Per viaggiare dietro le quinte dell’artista in attesa della sua prossima performance.

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