A Mantova il Food&Science Festival: il bello e il buono del sapere

FoodScience Festival credits Roberta Baria
Immergersi nella realtà senza mai perdere di vista legami, interferenze, collegamenti e distorsioni che si nascondono dietro temi apparentemente distanti ma profondamente connessi, prestando attenzione ai Riflessi che ogni cosa proietta sulle circostanti.

È questa la formula del Food&Science Festival, che torna a Mantova da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre con un programma che si sviluppa proprio attorno a questo spirito e che avrà quest’anno per tema proprio la parola Riflessi. Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da Frame – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola, la sesta edizione proporrà incontri, laboratori, mostre, spettacoli, tour e visite guidate dedicati al binomio scienza/alimentazione declinato nelle sue più sfaccettate e attuali manifestazioni.

Dai processi economici all’evoluzione scientifica e tecnologica, dalle spinte migratorie al cambiamento climatico, dalle politiche alimentari all’impatto sulla produzione e il consumo di cibo, per tre giorni le vie e le piazze della città dei Gonzaga diventeranno il teatro a cielo aperto sul quale alcuni dei protagonisti dell’attuale panorama scientifico nazionale e internazionale – tra accademici, divulgatori, ricercatori, esponenti istituzionali e professionisti di settore – offriranno una chiave di lettura utile non soltanto a descrivere la contemporaneità ma anche a immaginare possibili soluzioni a sfide emergenti, promuovendo un dialogo coinvolgente e multidisciplinare che da sempre rappresenta uno dei principali aspetti del Festival.

FoodScience Festival, photo credits Roberta Baria
FoodScience Festival, photo credits Roberta Baria

Tra i molti a partecipare, Anne Sverdrup-Thygeson, docente presso la Norwegian University of Life Scienze, il direttore del Crea (Centro di ricerca per la genomica e la bioinformatica) Luigi Cattivelli, il direttore dell’Osservatorio europeo per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura Ettore Capri, il cuoco tre stelle Michelin Niko Romito, il professore ordinario di Politica Agraria Internazionale e Comparata all’Università di Bologna Andrea Segrè, la professoressa emerita di biologia vegetale Paola Bonfante, pioniera degli studi sulle relazioni tra piante e microorganismi, Silvia Kuna Ballero, astrofisica di formazione e comunicatrice scientifica, il direttore delle riviste “National Geographic” e “Le Scienze” Marco Cattaneo e, per citarne alcuni, i divulgatori Dario Bressanini, “amichevole chimico di quartiere” e Marco Martinelli, che su TikTok propone eccentrici esperimenti per spiegare il mondo che ci circonda.

Dalla Rassegna Stampa del mattino, il tradizionale appuntamento delle 9.30 con i giornalisti scientifici Marco Ferrari e Roberta Villa (Piazza Mantegna), alla lezione-spettacolo serale di sabato 1 Archi di stagione, che vedrà sul palco del Teatro Bibiena Antonio Valentino e l’Ensemble Aretusa, con la partecipazione di Marco Ferrari (ore 21), il Food and Science Festival prevede tre giorni per permettere ad appassionati, esperti, neofiti e curiosi di approfondire i legami tra ricerca scientifica, alimentazione e tutela ambientale.

Si potrà visitare anche l’installazione immersiva e multimediale sulla fotosintesi: i visitatori che entreranno nell’ex-Chiesa di Madonna della Vittoria potranno infatti contribuire ad aumentare o ridurre la quantità di luce che raggiunge l’albero al centro dell’installazione, modificando il processo di fotosintesi che la pianta deve realizzare per poter vivere.

In giro per la città ci saranno anche gli appuntamenti del format Scienza del retrobottega, passeggiata in alcune delle più caratteristiche botteghe mantovane. Qui, i divulgatori scientifici alla guida del percorso incontreranno i bottegai e con loro sveleranno tutti i segreti della scienza che si celano in questi luoghi solitamente nascosti alla vista dei clienti.