Israele, dal Mar Morto a Qumran tra storia e benessere

Durante l’incontro organizzato dall’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in collaborazione con il professor Marcello Fidanzio, Istituto di Cultura e Archeologia delle Terre della Bibbia, facoltà teologica di Lugano, è stato presentato il sito di Qumran: un viaggio tra storia e benessere.

Si è partiti dai Rotoli del Mar Morto, scoperti nelle vicinanze di Qumran tra il 1947 e il 1956, considerati tra i più importanti ritrovamenti archeologici del XX secolo. Resti di circa 960 manoscritti, in decine di migliaia di frammenti, che permettono di aprire una finestra sull’esperienza ebraica al volgere dell’era volgare, un periodo fondamentale per il giudaismo e per la nascita del cristianesimo.

Il sito di Qumran si snoda all’interno del Mar Morto, tempio del benessere israeliano, area di eccezionale importanza per un soggiorno dedicato al relax e alla bellezza, così come alla cura della pelle. Secondo la FDA un soggiorno di 14 giorni ogni anno porta ad una scomparsa di questa malattia nell’oltre il 50% dei soggetti e ad un miglioramento eccellente in oltre il 29%. Gli eccezionali fanghi del Mar Morto così come l’aria ricca di bromuro rendono unica una vacanza in questo luogo, a poco più di un’ora da Gerualemme.

Il sentiero Hanan Eshel – dedicato all’archeologo israeliano che più ha lavorato su Qumran – permette una lunga passeggiata sotto la falesia con le grotte a nord del sito con i punti di sosta sotto le grotte 2Q, 1Q, 11Q (ordine da sud a nord). Questo cambia le possibilità per i turisti con la visita del sito (limitata nello spazio e nel tempo) che sarà possibile in sicurezza, realizzando una passeggiata sotto le grotte in uno scenario naturale incantevole scoprendo i luoghi dove sono avvenuti i ritrovamenti.

«Qumran cambia volto tanto che nei prossimi mesi sara inaugurato il nuovo visitor center del parco nazionale di Qumran. Una occasione per ripensare come introdurre la visita ad un sito molto frequentato, ma talvolta poco conosciuto», ha affermato Kalanit Goren Perry, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo.

Il Mar Morto, così come Eilat, sono state classificate come aree Covid free. È quindi partita un’attività di turismo, per ora interno, per far confluire qui direttamente i turisti anche grazie all’incremento del nuovo areoporto Ramon di Eilat.

Il Mar Morto con i suoi splendidi hotel e oasi come quella di Ein Gedi non smette di stupire: ma certamente il fascino staordinario è anche quello di luoghi come Masada e Qumran.