Correva l’anno 1992: l’architetto e presidente della compagnia di navigazione Caronte Tourist, Gennaro Matacena (classe 1945) si trovava a percorrere la Valnerina in Umbria, quando si imbattè in un borgo abbandonato, il Castello di Postignano.
Quando scoprì che l’intero centro disabitato era in vendita l’imprenditore napoletano, amante dell’arte e della storia, non perse tempo ed acquistò 3mila mq a meno di 150mila euro. Iniziò così un lungo e meticoloso restauro curato giorno per giorno dallo stesso Matacena che aveva già maturato una esperienza di restauri monumentali al Museo di Capodimonte e nel Mercato Traiano a Roma.
Oggi, il Postignano Relais è un albergo diffuso di rara bellezza: 22 ampie suites, contraddistinte non dai soliti numeri ma dai nomi dei borghi più belli d’Italia (Spello, Torgiano, Sperlonga, Vipiteno…), una piccola trattoria (La Casa Rosa), un centro benessere, una piscina riscaldata ed un percorso salute nei boschi.
In questo luogo fuori dal tempo dove sono state ricostruite mura e botteghe artigiane, ci si arriva percorrendo la strada statale che da Spoleto conduce a Norcia, lungo la Valnerina, a pochi chilometri da Sellano.
Non a caso da Postignano si può partire per escursioni fino al Lago di Fiastra nelle Marche o lungo il percorso che costeggia il fiume ed ospita una comoda pista ciclabile che collega Spoleto a Norcia.
Ad animare la vita nel borgo,negli ultimi anni si susseguono esposizioni nell’area museale e concerti nella suggestiva sala ricavata in una sorta di grande grotta.
E proprio in quest’anno caratterizzato dal distanziamento fisico causato dal coronavirus, il Castello di Postigliano Relais, è diventato un luogo ideale per una vacanza-relax scelta da ospiti italiani e stranieri; un angolo magico dell’Umbria meno conosciuta dove fare tappa o come base dove soggiornare per organizzare percorsi trekking, gite cicloturistiche o escursioni negli altri tipici borghi di questa regione.