Sci uguale neve, ma non sempre ciò che all’apparenza sembra ovvio sia così scontato. Infatti, Kayak.it, sulla scia del successo delle tradizionali locali sciistiche italiane che hanno registrato un aumento del 4% rispetto al 2018, ha deciso raccogliere suggerimenti su delle mete alternative in cui è possibile sperimentare esperienze non convenzionali in quanto a sport invernali.
Dalle discese più verticali agli esperimenti più strani, come sciare su un termovalorizzatore in Danimarca o passeggiare sulla neve con i pinguini in mezzo al deserto degli Emirati, il portale ha stilato una top 10 con le mete più insolite per una vacanza invernale alternativa.
In vetta alla classifica troviamo il Marocco con la stazione sciistica più alta dell’Africa: Ifrane. Costruita durante il protettorato francese, ricorda un villaggio alpino in Europa: le piste da sci sono perfette per principianti e famiglie. Per andare da una pista all’altra ci si sposta in sella a dei muli con gli sci, così come sciare sulle dune di sabbia: a Merzouga, avamposto nel deserto, si può scendere con lo snowboard o gli sci sulle dune di sabbia che raggiungono anche 150 metri di altezza.

Al secondo posto c’è l’India dove si può sciare ad Auli, un paradiso dello sci sull’Himalaya che si trova ad un’altezza compresa tra 2.520 e i 3.049 m, circondato da vasti boschi di conifere e querce. Per lo sci e lo snowboard sono disponibili 3 km di piste e 3 impianti trasportano gli sciatori: grazie alla sua funivia che è la più lunga (4 km) di tutta l’Asia, offre splendidi panorami delle vette coperte di neve.
Per chi vuole uscire dai percorsi classici ed esplorare mete insolite con un budget accessibile, c’è il comprensorio sciistico Gudauri in Georgia: per lo sci e lo snowboard sono disponibili 75 km di piste in continua espansione (e molte di più per fuoripista e free ride). 15 skilift trasportano gli ospiti sul Caucaso, in particolare il monte Kazbeg (5.033 m). Situata a sole 2 ore di auto dall’aeroporto internazionale di Tbilisi, ha come ulteriore vantaggio i prezzi degli skipass molto più economici delle celebri località alpine.

Scorrendo la classifica troviamo Copenhagen dove, da soli due mesi, è aperta la pista da sci artificiale costruita sul tetto del termovalorizzatore Amager Bakke: una discesa lunga circa 400 metri che si estende per 10mila metri quadrati. Ci sono tre piste di diversa difficoltà (nera, rossa e azzurra), quattro skilift, un servizio di noleggio sci, punti di ristoro e una scuola di sci. È realizzata con un materiale sintetico che permette di sciare tutto l’anno con qualsiasi temperatura e anche in assenza di neve.
A mezz’ora da Reykjavík, c’è Bláfjöll, la più grande stazione sciistica in Islanda con piste di vari livelli di difficoltà che coprono un totale di 15 chilometri, di cui la più lunga è 2,5 chilometri e ha un dislivello di 240 metri. L’Islanda ha molto da offrire agli appassionati di sci di fondo, perché i sentieri escursionistici immersi nella neve, tra cui Landmannalaugar e Laugavegur, incontrano le distese di lava nera e sorgenti geotermiche piene di vapore.
Un’esperienza veramente eccentrica è lo sci negli Emirati. Lo Ski Dubai è infatti uno ski dome (cioè una struttura dove si può sciare indoor), allestito nel centro commerciale Mall of the Emirates, che dispone di una superficie per sciare di 22.500 mq, su neve artificiale fresca, per tutto l’anno. 5 piste, di cui la prima pista nera al coperto lunga 400 metri, 6mila tonnellate di neve, e una colonia di 20 esemplari di pinguini che sfila liberamente sul ghiaccio.
Chamonix, in Francia, è una delle località sciistiche più elevate d’Europa, con più di 170 km di piste. In particolare, i tracciati che da Aiguille Du Midi scendono in paese attraverso la Mer de Glace si prestano alle discese più avventurose. Tra le molte attività sportive c’è l’insolita grotta di ghiaccio, che viene scavata ogni anno in primavera con decine di gallerie e tunnel da percorrere.

Una destinazione praticamente sconosciuta come meta per sciare fino a poco tempo fa, quando Yongpyong è stata la sede per lo sci alpino e lo snowboard ai XXIII Giochi olimpici invernali del 2018, è Pyeongchang in Corea del Sud. In questo resort a due ore da Seoul si può sperimentare la discesa sulle piste delle Olimpiadi. Con 4 km di piste, i comprensori sciistici sono serviti da 32 impianti di risalita. Qui non si smette di sciare quando il sole tramonta dietro le cime dei Monti Taebaek, perché si prosegue anche al chiaro di luna: tutti i sistemi sono in funzione fino alle 21.30.
Revelstoke, in Canada, è l’epicentro mondiale dei fuoripista e l’eliski è stato inventato negli anni ‘60 non lontano da qui: il 95% dell’eliski mondiale si pratica infatti nella Columbia Britannica. Qui, l’aria umida del Pacifico incontra il freddo secco delle montagne rocciose, generando ogni inverno più di 12 metri di neve secca. Dopo l’eliski, ci si può cimentare sulle piste più ripide del Nord America: al Revelstoke Mountain Resort si trova infatti la discesa verticale più emozionante di qualsiasi altra stazione sciistica del Nord America.
Chiude la classifica Niseko, sull’isola di Hokkaido in Giappone, dove la neve più secca al mondo cade copiosa raggiungendo oltre 15 metri, permettendo di sciare sulle piste più profonde esistenti. La neve, chiamata dai locali “polvere di champagne”, ricopre la cittadina da dicembre ad aprile. 4 resort di prima categoria collegati tra loro, Hirafu, Hanazono, An’napuri and Higashiyama, nel loro insieme offrono possibilità di sci e snowboard per ogni livello, con 38 impianti di risalita. La pista più lunga a Niseko è di 5.6 km.