Giardini ottocenteschi recuperati insieme alle loro essenze, orti botanici, eventi che raccontano antiche tradizioni e coltivazioni esotiche: è arrivata ufficialmente la primavera e dunque è il momento giusto per programmare un viaggio che insegua colori e profumi.
Le occasioni in Italia sono tante, nascoste nelle grandi città, oppure a due passi da borghi storici e nel pieno della natura. Ecco una carrellata di destinazioni da scoprire nel loro momento di risveglio primaverile, lasciandosi guidare dai sensi.
Il Giardino Torre del Real Bosco di Capodimonte a Napoli
A Napoli il Giardino Torre del Real Bosco di Capodimonte, ex fruttiera reale, giardino di delizie e vivaio all’interno della riserva di caccia voluta da Carlo di Borbone (1716-1788), è una tappa per chi desidera visitare uno scrigno prezioso di biodiversità mediterranee ed esotiche. Ha riaperto al pubblico nel luglio 2023. Varcando il cancello d’ingresso del Giardino Torre ci si ritrova immersi nell’Agrumeto Storico dei Borbone, dal 2021 nell’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia: un filare di mandarini e aranci, bordato da siepi di mirto e disposto lungo il perimetro delle aree a frutteto e da un boschetto di mandarini e cultivar a spalliera di Sfusato amalfitano e limoni di Sorrento.
Dalla Real Fruttiera si accede al Giardino dei Fiori, riabilitata e riaperta al pubblico grazie ad un progetto botanico realizzato sulla base di precise ricerche storiche e all’utilizzo di elenchi floristici e fotografie d’archivio. Verso la fine dell’Ottocento, con il diffondersi della moda dell’esotismo, quest’area accoglieva infatti curiosità botaniche come banani rosa, magnolie tripetale, orchidee “scarpette di venere” e una ricca collezione di camelie antiche (ibridi di Camellia japonica) che ancora oggi si può ammirare. Oggi, durante il periodo primaverile ed estivo, il giardino diventa un’esplosione di colori e fiori provenienti da ogni parte del mondo: ci sono il geranio malvarosa (pelargonium graveolens), il glicine (wisteria chinensis), l’elegante Iris Germanica e ancora la Rosa bracteata, la bougainvillea californiana e la tulbaghia violacea originaria del Sudafrica.
Il camelieto del Castello di Miradolo
Nel Parco del Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo (To) si trovano oltre 130 giovani esemplari di camelie, moltissime delle quali uniche in Italia, propagate da piante vetuste appartenenti a due tra le collezioni di camelie più antiche e pregevoli d’Italia, provenienti dal giardino dell’ex Albergo Eden di Verbania Pallanza e dal Parco di Villa Durazzo Pallavicini di Genova Pegli.
Alle 30 camelie ottocentesche introdotte dalla Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, ultima discendente della famiglia e proprietaria della dimora fino al 1950, si affiancano così le 130 nuove cultivar, recuperate e salvate dall’abbandono. La collezione di Miradolo offre fioriture a scalare con colorazioni dal bianco puro sino al rosso intenso, passando per le diverse sfumature di rosa. Per scoprire questa grande varietà sono in programma sabato 29 e domenica 30 marzo laboratori didattici a tema, degustazioni di tè e piccola pasticceria, visite guidate, occasioni uniche di approfondimento e di promozione della cultura botanica e del paesaggio.
Rose, tulipani e ciliegi a Roma e dintorni
Anche Roma in primavera è un’esplosione di colori e fiori: il Roseto Comunale, l’Orto Botanico, il TuliPark e il giardino giapponese conquistano gli amanti della natura. Uscendo dal centro storico per una gita fuori porta vale la pena visitare anche il Roseto Vacunae Rosae e il Tuscia Flower. Ecco le esperienze suggerite dal FH55 Grand Hotel Palatino nel centro storico di Roma.
Per gli amanti della tradizione giapponese dell’Hanami, la fioritura dei ciliegi, è possibile ammirare questo spettacolo naturale in diversi luoghi della Capitale come il Laghetto dell’Eur, con i suoi giochi d’acqua e i tanti punti per fare un pic-nic, oppure l’Orto Botanico della Sapienza, Università di Roma o ancora il Parco dell’Appia Antica. Un altro luogo speciale è il giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura, progettato dall’architetto Ken Nakajima: la struttura e la disposizione delle piante è un tuffo nella cultura del popolo dei samurai che celebra la bellezza dei ciliegi in fiore e il cambiamento delle stagioni. In marzo e aprile sono già disponibili le date delle visite gratuite.
Ma gli amati fiori bianchi non sono gli unici a rendere speciale la Capitale in questo periodo: sul colle Aventino, il Roseto Comunale di Roma risveglia vista e profumo con le sue 1100 varietà di rose, visibili dai primi di aprile fino a fine maggio.
Per chi volesse spingersi più in là, a più di un’ora di macchina da Roma, vale la pena visitare anche il Roseto Vacunae Rosae a Roccantica. Questo luogo è immerso nelle colline della Sabina, ospita oltre 5500 varietà di rose, antiche e moderne, disposte in un percorso che invita alla riflessione spirituale. Tornando verso il centro di Roma, invece, c’è il TuliPark, con i suoi tulipani da raccogliere e fotografare in questo posto aperto in aprile.
Più distante invece è il Tuscia Flower vicino Viterbo, celebre per le sue distese di tulipani in stile olandese, ma anche i prati di girasoli e gladioli, con una panchina e una poltrona gigante dove sedersi e ammirare lo spettacolo. Infine per gli amanti delle orchidee, la tappa da non perdere è la manifestazione in aprile “Orchidee dal Mondo” nel centro storico del borgo di Monte Porzio Catone, vicinissimo a Roma.
Appuntamenti sui laghi del Piemonte
La primavera 2025 si preannuncia ricca di eventi nel Distretto Turistico dei Laghi, con un variegato mix di fioriture, appuntamenti culturali e sfide sportive. Il borgo di Cannero Riviera si specchia sulle acque del Lago Maggiore. Dal clima mite, più mediterraneo che alpino, Cannero Riviera è noto per la sua antica tradizione agrumicola, che da quasi vent’anni viene celebrata in primavera con la vivace “Festa degli Agrumi”, fino a domenica 23 marzo, con un’esposizione botanica e l’apertura di giardini privati.
I Giardini Botanici di Villa Taranto a Pallanza (frazione di Verbania, sul Lago Maggiore) hanno riaperto ed offrono la possibilità di percorrere un viaggio in Paesi lontani attraverso la loro rigogliosa e varia vegetazione. La stagione primaverile si apre con la “Settimana del Tulipano” o “Festa delle Bulbose”, evento che si terrà da sabato 22 marzo a domenica 20 aprile durante il quale si potrà ammirare la magnifica fioritura policroma di oltre 80.000 bulbi, immergendosi in un percorso suggestivo tra colori e profumi.
La regina del Lago Maggiore è l’elegante camelia: qui, infatti, si trova la più alta specializzazione di coltivazione di questo fiore a livello europeo, con centinaia di varietà di piante dall’ampia gamma cromatica. E dunque tra i più attesi eventi dagli amanti del giardinaggio e della botanica spicca la “Mostra della Camelia” di Verbania (nel weekend del 29-30 marzo) nella cornice della neoclassica Villa Giulia. Altri appuntamenti sono la “Festa delle Camelie” di Cannero Riviera (29-30 marzo) e alla “Mostra della Camelia e dei Fiori di Primavera” a Gozzano (5-6 aprile).
Esplosione di colori a Merano
Anche Merano, in Alto Adige, sboccia in primavera e dal 24 al 27 aprile tornerà Merano Flower Festival, la festa dei fiori e delle piante, dei colori, dei profumi e degli arbusti rari, portati dagli espositori provenienti da vari angoli d’Europa. Per quattro giorni, la Passeggiata Lungo Passirio, nel suo tratto più elegante, celebrerà la bellezza e diventerà un’occasione di approfondimento culturale in tema di giardinaggio, natura e ambiente. In programma anche i concerti sulla terrazza del Kurhaus.
La primavera è anche il momento in cui riparte la stagione dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, nella periferia orientale di Merano: il 1° aprile riapriranno i cancelli sugli 80 paesaggi botanici, con piante provenienti da tutto il mondo.