Cultura e natura si intrecciano in queste giornate che annunciano l’inizio della primavera. Anche quest’anno il 21 marzo I Parchi Letterari celebrano la Giornata mondiale della pPoesia indetta dall’Unesco e la Giornata internazionale delle foreste promossa dalle Nazioni Unite.
In programma nella trentina di Parchi Letterari italiani – ma ce ne sono anche diversi all’estero che fanno parte della rete – ci sono letture, laboratori, incontri, percorsi naturalistici e letterari, visite a case museo e mostre che riuniscono nei primi giorni di primavera i temi del viaggio, della letteratura e dell’ambiente. Un modo per celebrare insieme il paesaggio in un lungo percorso naturale e poetico ispirato alla “Cultura delle Comunità” delle Riserve Culturali ideate con il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (Cufa).
Il 22 marzo, Giornata mondiale dell’acqua, è inoltre l’occasione per sostenere i principi che rientrano nel Manifesto: 202-2030 “Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile.
Gli incontri, le letture, i laboratori, le visite, le iniziative con le scuole e le Università, saranno accompagnati anche in questa edizione da articoli e idee di viaggio che si aggiungono ai percorsi naturalistici e letterari nei Parchi e nelle Riserve naturali.
«La consapevolezza da parte di una comunità del proprio patrimonio materiale e immateriale, della storia, delle tradizioni è fondamentale nel lavoro di tutela e salvaguardia del patrimonio paesaggistico – spiegano dall’Associazione I Parchi Letterari – Ogni giorno lavoriamo affinché residenti e i viaggiatori dispongano di una chiave di lettura che stimoli la visita di luoghi altrimenti considerati solo per il loro panorama. Sostenere la coesione sociale nei borghi, nelle campagne e anche nei luoghi fortemente urbanizzati significa non solo apprezzarne le straordinarie ricchezze materiali e immateriali, ma conoscere e riconoscere l’importanza di tutto ciò che le circonda a partire dalle scuole fino alla filiera agroalimentare, fondamentale per custodire il territorio dall’abbandono».