Il regalo diventa esperienziale, e se l’esperienza è quella in viaggio, ancor meglio. Chi ama partire apprezzerà ricevere in dono qualcosa di più di un semplice souvenir, che può essere un’attività tipica, l’ingresso a un monumento, un’escursione.
Così, dopo avervi raccontato come regalare la Danimarca a Natale, voliamo in Sudamerica per una carrellata di regali esperienziali dal Perù. Ricordi, momenti di condivisione o avventure fuori dall’ordinario, sono solo alcuni degli elementi che piano piano stanno prendendo il posto dei più classici souvenir. Durante un viaggio queste componenti assumono connotati ancora più rilevanti, permettendo ai viaggiatori di immergersi in una nuova cultura, conoscere le radici dei popoli dei quali sono ospiti e sentirsi parte di una nuova comunità. In Perù, queste sensazioni sono amplificate da tradizioni radicate e riti millenari. Dall’abbigliamento alla cucina, dall’arte popolare ai rituali tradizionali: in Perù sono tante le esperienze che si possono regalare a Natale.
Nella capitale, Lima, ci si può far coinvolgere dai racconti di alcuni dei migliori barman del Paese che introducono alla storia dei cocktail più rappresentativi del Perù. Avvolti dalle atmosfere di un palazzo risalente ai primi del Novecento, nel cuore del quartiere bohémien di Barranco, si è guidati da esperti mixologist alla realizzazione di un classico Pisco Sour e altre specialità tipiche, all’Hotel B. Il corso non percorre solo le origini dei miscelati ma affronta anche le basi tecniche, le guarnizioni e gli abbinamenti ai piatti tipici che esaltano i sapori sia della bevanda sia del cibo.
Il Perù fornisce alcuni dei più grandi maître chocolatier grazie al suo cacao pregiato e dal sapore aromatico. Coloro che volessero addentrarsi nel mondo della sua lavorazione possono fare pratica direttamente nel moderno quartiere di Miraflores. Il ChocoMuseo, infatti, offre un percorso che conduce alle origini storiche e geografiche del cacao fino alla creazione dei propri cioccolatini da parte dei visitatori, partendo direttamente dalle fave.
Gli appassionati di equitazione, potranno fare la conoscenza del Cavallo Peruviano de Paso. Si tratta di una delle razze più pure al mondo che si distingue grazie alla sua specifica andatura chiamata paso llano. Dal 1945 si celebra il concorso ufficiale di questa particolare specie a Lurín, nella regione di Lima. Qui si trovano diverse scuderie e i viaggiatori, in qualsiasi periodo dell’anno, possono godersi una passeggiata e anche visitare in sella il sito archeologico di Pachacámac che risulta ancora più suggestivo se visitato in sella ad uno di questi splendidi esemplari.

Per chi desiderasse condividere un’avventura sulle sponde del Pacifico – nei pressi di Huanchaco, a 20 minuti da Trujillo, nel dipartimento di La Libertad – è possibile praticare una tipologia di surf ancestrale grazie ai particolari Caballitos de Totora. Queste imbarcazioni venivano già utilizzate nelle culture Mochica e Chimú principalmente per la pesca. I caballitos de totora vengono costruiti utilizzando foglie e steli di totora fin dalle origini. Per gli appassionati di ballo ecco invece una tappa a Trujillo, sede del Concorso nazionale di Marinera, ballo nazionale nonché patrimonio culturale della nazione dal 1986. Casa Campo Alcor è uno dei posti ideali per ammirare uno spettacolo.
Anche coloro che si avventurano sulla rotta del cosiddetto itinerario classico, possono comunque esplorare luoghi inaspettati e dedicarsi ad attività originali. Non tutti sanno che Cusco è circondata da laghi e proprio sulle sponde di uno di questi – il Lago Piuray – oltre a tante attività all’aria aperta si riscoprono tradizioni ancestrali in compagnia della comunità Pongobamba. Sono gli stessi membri della comunità a condurre i visitatori interessati a conoscere la gastronomia peruviana attraverso una lezione che inizia con una visita all’orto comunitario, prosegue con un’introduzione ai cicli agricoli e alla vita della comunità, per culminare nella preparazione guidata della tradizionale Pachamanca: una tecnica di cottura millenaria ancora oggi utilizzata per ortaggi e carni, che vengono marinati con spezie andine e poi interrati e sormontati da pietre calde. Qui, poi, sono nuovamente le comuneras ad illustrare ai viaggiatori anche le diverse fasi dei tradizionali procedimenti tessili.