Murales lungo le strade, porte come tele, colori sulle pareti. Sono tanti i borghi dipinti in Italia e tra gli angoli artistici da scoprire nel nostro Paese c’è anche Sant’Angelo di Roccalvecce.
Un luogo per bambini, un’escursione insolita per i grandi, un’esperienza ‘immersiva’ per tutti: Sant’Angelo di Roccalvecce è un paesino a meno di un’ora e mezzo da Roma, in provincia di Viterbo, da cui dista circa 30 km.
Visitandolo ci si troverà davanti una manciata di case dove regna la fantasia: ribattezzato “il paese delle fiabe”, questo antico borgo della Tuscia deve la sua rinascita urbanistica e turistica ad un progetto di riqualificazione di pochi anni fa, interamente autofinanziato dai residenti e da un’associazione, l’Acas (Associazione Culturale Arte e Spettacolo). Un’operazione che ha letteralmente ‘ridisegnato’ l’aspetto del paese con murales, installazioni, mosaici e sculture, tutti ispirati a scene delle fiabe più famose, da Alice nel paese delle meraviglie a Pocahontas a Peter Pan.
Le mappe con apposite indicazioni di tutte le opere che sono state realizzate in soli cinque anni, e si possono trovare presso gli esercizi commerciali del paese. Gli abitanti stessi sono talvolta coinvolti nel guidare i visitatori, magari intrattenendoli con aneddoti e curiosità del luogo.
Andando a spasso per il borgo si incontrerà un susseguirsi di personaggi delle favole più lette ed amate dai bambini, e l’insolita passeggiata coinvolge anche gli adulti: ad oggi sono oltre 40 le opere, prevalentemente murales, che si possono scoprire camminando tra le stradine di questo borgo che, tra l’altro, fa parte di un itinerario, il sentiero dei castelli e delle fiabe, che si può percorrere attraversando una parte della Tuscia e che comprende anche il borgo fantasma di Celleno, anche in questo caso un luogo che vale una sosta.