Lignano come la Florida: sulle orme di Ernest Hemingway

Lignano Bilancia di Bepi Laguna_territorio_credit massimo crivellari
La Florida d’Italia: così Ernest Hemingway definiva Lignano Sabbiadoro, dove arrivò nel 1954. E la località friulana ricorda e celebra il grande scrittore americano, che morì il 2 luglio di sessant’anni fa, con un premio letterario e con una carrellata di luoghi a lui cari.

Ernest Hemingway si recò più volte in Friuli e ne parlò nel un suo Addio alle armi che racconta, nella finzione romanzesca, parte della sua esperienza nella Prima Guerra mondiale. Il suo rapporto con queste terre si rinsaldò nel corso degli anni grazie all’amicizia con la famiglia Kechler, che lo ospitò spesso nelle proprietà friulane e, appunto, nella nascente Lignano.

hemingway dedica bilancia di bepi

Era l’aprile del 1954 quando l’autore de Il vecchio e il mare arrivò a Pineta: Lignano occupa una penisola triangolare, delimitata dalle tre acque dall’Adriatico, della laguna di Marano e della foce del Tagliamento, e da est verso ovest si suddivide tra Sabbiadoro, Pineta e Riviera. In quella che era ancora solo un cantiere del visionario architetto Marcello D’Olivo stava prendendo forma la cittadina a forma di chiocciola che ospita anche edifici dall’architettura particolare, come la novecentesca Villa Mainardis.

Le foto d’epoca ritraggono Hemingway mentre fa uscire la sabbia dalla sua scarpa in un panorama ancora senza nulla intorno: la laguna, così come il Tagliamento, era uno dei suoi luoghi preferiti, in cui amava andare a caccia di anatre selvatiche tra canneti, pinete selvagge e isolotti.

Hemingway scrisse di questi luoghi anche in Di là dal fiume e tra gli alberi, romanzo friulano, legato anche a una storia con la giovane Adriana Ivancic, la diciannovenne cugina di Kechler.

Hemingway a Lignano, i suoi luoghi del cuore
In memoria del suo passaggio Lignano Sabbiadoro ha dedicato a Hemingway un parco, dove era stato ipotizzato potesse avere una sua villa, proprio come fece Alberto Sordi: si tratta di un’area verde di Pineta in cui potersi rilassare o fare fitness, seguendo anche un percorso vita. All’interno sono stati creati anche sentieri per passeggiate, aree per i più piccoli e uno spazio per spettacoli all’aperto. Una zona del Parco è dedicata al ricordo della sua vita, con mostre fotografiche permanenti e scritti. Questo spazio ospita anche la Festa dei Fiori, che segna l’inizio della stagione estiva.

Casoni della laguna di Marano

Forse meno noto alle cronache ufficiali, ma affascinante nel suo essere rimasto pressoché intatto, quasi come quando lo scrittore lo frequentava, è un luogo come la Bilancia di Bepi, una grande bilancia da pesca, caratteristica di questa zona di dialogo tra più acque, immersa nella laguna di Marano, alle foci del fiume Stella, riserva naturalistica.

Attualmente gestita da Daniele, skipper con laurea in Tecnologie Multimediali, che ha girato il mondo ed è poi tornato nella bassa friulana, nipote del Bepi dei tempi di Hemingway, ha conservato inalterato lo stile del cottage in legno da cui si manovra la rete della bilancia ed è un piccolo angolo di pace, a un passo da tutto, ma fuori dal mondo.

La bilancia era uno dei luoghi del cuore dell’autore e lo era anche per Giuseppe, ristoratore di Latisana, che l’aveva costruita come un piccolo rifugio di relax e svago non lontano da dove aveva il suo casone, la costruzione fatta di canne, caratteristica di quest’area lagunare, usata come ricovero per i pescatori.

Se si entra in una delle sue salette, le foto con dedica (a Bepi) di Hemingway sono ancora lì, così come quelle di altre celebrità dell’epoca, insieme un po’ di memorabilia a tema marinaresco. Per esempio: “For Giuseppe Ciprian from his friends Mary and Ernest Hemingway” recita lo scritto autografo, datato 6 agosto 1954.

Il modo migliore per arrivare alla bilancia è da Lignano in barca, servendosi di uno dei servizi di trasporto offerti dalle piccole imbarcazioni a chiglia piatta che scorrono sulla acqua bassa dello specchio lagunare. Ci si arriva anche in auto o in bici.

Daniele ha voluto salvare questo piccolo tesoro pieno di storia e di memorie, dove ora grazie a un food truck si possono anche gustare fritti e piatti di pesce, birra artigianale del territorio e un calice divino, con vista sulla laguna ammirando gli stessi panorami che affascinarono il caro vecchio Hemingway.