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Valle d’Aosta, #InCammino nel parco del Mont Avic tra laghi e boschi

Laghi suggestivi, ambienti ancora selvaggi, alpeggi e boschi sono i protagonisti di un itinerario che, in Valle d’Aosta, conduce nel cuore del Parco regionale del Mont Avic. Siamo tra luoghi che in estate sono tra i più popolari e frequentati della Valle di Champorcher e di Champdepraz.

Percorrendo questi sentieri, e approfittandone all’inizio dell’autunno in un ottobre in cui la natura comincia a cambiare sfumature, si scoprono angoli di montagna dal grande fascino.

Li illustrano da Aigae Valle d’Aosta, in questo nuovo appuntamento della rubrica #InCammino, che ci porta dunque nuovamente nella regione montana del nord ovest dopo il racconto dell’itinerario dedicato al Gran Paradiso.

Si tratta di un itinerario di livello escursionistico con partenza da Champdepraz per arrivare al rifugio Barbustel. Salendo lungo il sentiero 5C, dopo un tratto di atrada poderale, si attraversa un bosco di conifere e si giunge sul pianoro del lago di Serva. Si prosegue poi sino a giungere al rifugio Barbustel, dopo aver lambito il lago Bianco, con la possibilità di un percorso ad anello che si può imboccare scendendo lungo il sentiero n. 5, lungo il quale si incontrano altri laghi, tra cui quello di Vallette e il lago Leser.

Rifugio Barbustel Parco Mont Avic, credits Sergio Enrico

Il dislivello in salita è di 830 m, con un tempo di percorrenza stimato sulle 3 ore e trenta minuti. Si parte dalla frazione di Veulla, dove termina la strada asfaltata proveniente da Champdepraz, a 1300 mt di altitudine.
Passando a monte della chiesetta di Veulla, si imbocca la strada sterrata che percorre la piana di Chevrère e la si segue per circa 2 km, fino alla radura del Magazzino, dotata di pannello e cartelli indicatori.

Si prosegue poi alla sinistra nel bosco, a monte del torrente Chalamy. Superando poi il torrente del Lac Gelé si sale verso l’alpe Serva desot. All’alpeggio (1540 m) si imbocca sulla sinistra il sentiero indicato dal cartello, e che alterna salite ripide a spianate, così come pareti rocciose, una foresta di pino uncinato e clapey, ovvero distese sassose, per ragiungere nel proseguimento del percorso luoghi come la conca del Lac de Serva, i pascoli dell’alpe Serva Damon a 1835 m). Il sentiero sbuca infine in una valletta da cui ammirare il panorama sul gruppo del Monte Rosa dietro il Mont Lyan. Ulteriori tappe dell’escursione portano a salire fino al belvedere dell’alpe Cousse e al Lac Blanc.

Lago Bianco Champdepraz credits Enrico Romanzi

Alla partenza dell’itinerario è possibile visitare il parco faunistico del Mont Avic, un’oasi immersa in una pineta dove poter osservare gli animali selvatici nel loro habitat come lo stambecco, la marmotta, lo scoiattolo, il daino, il camoscio, il capriolo, la lepre, il tasso, la colomba del pontefice, il gufo reale, l’allocco.

Mariangela Traficante

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