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Vacanze arcobaleno, la top ten delle destinazione queer-friendly

Sono i Paesi Bassi e la Norvegia i Paesi più indicati per una vacanza queer-friendly. Lo dice il portale educativo Preply, che ha pubblicato il “Lgbtq+ Rights Index”, uno studio che ha esaminato l’uguaglianza giuridica offerta alle persone queer nei vari Paesi.

I risultati forniscono uno sguardo sulla storia Lgbtq+ dal 1791 a oggi e la classifica degli stati più queer-friendly del mondo dove prenotare le prossime vacanze.

Paesi Bassi e Norvegia aprono dunque la classifica, posizionandosi come i Paesi che offrono il miglior ambiente per la comunità Lgbtq+. I due Paesi del nord Europa offrono infatti un ambiente sicuro e libero dalle discriminazioni, dove le persone queer vengono tutelate. Già nel 2001, i Paesi Bassi sono stati il primo Paese al mondo a permettere il matrimonio per le coppie dello stesso sesso.

A chiudere il podio c’è la Spagna, seguono Svezia, Sudafrica, Belgio, Canada, Islanda, Francia e Germania a chiudere la top ten.

Secondo lo studio, tuttavia, emerge che a differenza della maggior parte dei Paesi europei i diritti e le tutele garantite alle persone Lgbtq+ italiane sono molto ridotti, facendo piazzare il Belpaese al 27° posto. Mentre in quasi tutta l’Unione europea le persone queer vengono espressamente tutelate e protette, in Italia come sappiamo è stata affossata la proposta di inserire all’interno dell’ordinamento giuridico una legge di questo tipo. Tuttavia, rispetto a molti Paesi, l’Italia è molto avanti per quanto riguarda la riassegnazione del genere anagrafico, diritto soggetto a condizioni in diversi paesi. Tra l’altro, del tema si discute proprio oggi a Milano nell’ambito degli Stati generali del turismo Lgbtq+, in attesa della Convention Iglta di ottobre proprio nel capoluogo meneghino.

Lo studio sottolinea anche come la comunità queer è priva di protezione in Afghanistan, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, oltre ad altri Paesi. Per quanto riguarda la tutela contro le discriminazioni di genere e orientamento sessuale, la Norvegia ha introdotto una legge specifica per le persone queer nel 1981, seguita dall’Australia nel 1986 e da Paesi Bassi e Israele nei primi anni 90.

Nel 1791, l’omosessualità è stata decriminalizzata in Francia: il Paese è stato un pioniere in questo ambito. Hanno seguito poi l’esempio francese la Turchia nel 1858 e il Giappone nel 1881, due Paesi in cui però di fatto oggi il riconoscimento pubblico dell’omosessualità è attualmente piuttosto difficile e rappresenta un tabù. L’ultimo Paese ad aver decriminalizzato l’omosessualità è stata l’India nel 2018.

Redazione

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