Si tratta di un nuovo progetto di valorizzazione della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, che fa rivivere questo tesoro di natura e cultura dal Ticino all’Adda, frutto di sei secoli di donazioni, proponendone la
scoperta. Queste sono le antiche terre dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Un patrimonio di tutti, da scoprire grazie a itinerari ancora poco conosciuti, esperienze enogastronomiche e un calendario di eventi settimanali en plein air, rispettando le misure anti-Covid. Si potranno scegliere per esempio le avventure in canoa o a cavallo, i laboratori didattici e i camp per bambini. Tutte le attività e i dettagli sono stati raccolti in un sito, www.oasicagranda.it, dove ora è possibile conoscere percorsi, attività, eventi, tappe nelle cascine e notizie.
Le origini dell’Oasi Ca’ Granda partono da lontano. Il suo nome deriva da quello dell’antico Ospedale Maggiore di Milano, l’attuale Policlinico: fondato nel 1456, fin dalle origini fu chiamato affettuosamente “Ca’ Granda” perché accoglieva e curava tutti, in particolare i più bisognosi. Papi, nobili e borghesi donarono alla Ca’ Granda numerosi terreni e cascine: da affittare per sostenere le cure gratuite; da coltivare per nutrire pazienti, poveri e orfani.
Un’eredità di cui dal 2015 si prende cura la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, impegnata a valorizzare le qualità agricole, ambientali e culturali del patrimonio affidatole: 8.500 ettari di terreno, 100 cascine, tre chiese e un’abbazia, quella di Mirasole.
Un’occasione per scoprire l’Oasi Ca’ Granda è il weekend del 19 e 20 giugno quando cascine, agriturismi,
botteghe e fattorie didattiche daranno un benvenuto a porte aperte a tutti i visitatori con attività all’aria
aperta.
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