«A casa al mare, quando ero piccolo, osservavo sempre le stelle. Fino a quando mio nonno mi ha comprato un telescopio, e all’università ho potuto intraprendere gli studi di astronomia. Dopo la laurea, forte della tesi sullo sviluppo di un nuovo turismo basato sull’emozione di osservare le stelle, ho aperto Astronomitaly», spiega Fabrizio Marra.
Tra i prodotti in portfolio dell’azienda, portata avanti da un team giovane e dinamico, spiccano la certificazione “i cieli più belli d’Italia”, i laboratori creativi per i più piccoli, gli Astroweekend o anche il viaggio nel cosmo in 3d, così come le esperienze tailor made presso le destinazioni e le strutture selezionate e i matrimoni, appunto, tra le stelle.
La prima struttura certificata è stata il Castello di Petroia, in Umbria. Il conte Carlo Claudio Sagrini mi sentì in radio e mi chiamò subito
Fabrizio Marra, founder di Astronomitaly
Astronomitaly lavora principalmente con le strutture ricettive e gli osservatori astronomici, ma giorno dopo giorno cresce l’attenzione anche sui borghi e le oasi naturali. Per non parlare delle cantine vinicole: la prima certificata è in Toscana, l’azienda agricola Il Ponte, perché anche il binomio calice di vino più stelle inizia a piacere tanto alla gente.
«In questo periodo stiamo lavorando molto per rilanciare il turismo e riaffermare il fatto che il cielo stellato può, in questa fase, essere una risorsa per due ragioni: le attività sono spesso all’aperto e quindi compatibili con le nuove esigenze dovute al coronavirus; si possono effettuare anche con poche persone e in formula privata», conclude Marra.
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