Sorolla pittore di luce è il nome dell’esposizione che sarà visitabile fino al 26 giugno e in effetti è davvero la luce la grande protagonista delle sue tele. La mostra è arrivata a Palazzo Reale, in collaborazione con il Museo Sorolla e la Fondazione Museo Sorolla, con sede a Madrid, e vede il sostegno di realtà del turismo come l’Ente spagnolo del Turismo a Milano e Air Europa. Si tratta della prima rassegna monografica dedicata al pittore spagnolo, e nella sessantina di opere esposte l’invito è davvero quello di scoprire la bellezza della Spagna in un viaggio da Valencia a Madrid, da Granada al mar Cantabrico.
Nato a Valencia nel 1863, Joaquín Sorolla y Bastida inizia a studiare pittura a quindici anni spinto da una grande passione e altrettanto talento. La consacrazione internazionale arriva nel 1900, quando in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi vince il Grand Prix. Da allora, visse dipingendo e ottenendo grande popolarità, esponendo ancora a Parigi, e viaggiando anche oltreoceano, come per l’incontro con il mecenate americano Archer Milton Huntington, fondatore dell’Hispanic Society of America di New York, per la cui biblioteca commissiona all’artista un grande ciclo pittorico, Visioni della Spagna, in cui Sorolla immortalerà, tipi, usi e costumi tradizionali iberici.
Ci sono anche queste tra le 60 opere del pittore spagnolo esposte a Palazzo Reale di Milano. Le tele, distribuite in cinque sezioni tematiche, rappresentano ritratti, giardini, paesaggi rurali inondati di sole e spiagge di Spagna che invitano a scoprire questo interprete della pittura en plein air in un viaggio che parte dalla sua città di nascita, Valencia. Qui il percorso alla scoperta dei luoghi più simbolici del pittore comincia dalla Scuola di Belle Arti e dalla chiesa di Santa Catalina dove fu battezzato e passa accanto al suo primo domicilio in calle Barcelona 6, alla chiesa di San Martín dove si sposò e alla tomba dove riposa accanto ad altri personaggi illustri. Molti sono i luoghi che immortalò nei suoi dipinti, come plaza del Mercado o la cappella dell’antico collegio di San Pablo. Altrettanto riconoscibili sono le spiagge dei dintorni: Arenas, Cabanyal, Malvarrosa e più a sud Javea che fanno da sfondo a famose tele come “Passeggiata in riva al mare”, “Ritorno dalla pesca” o “Sole pomeridiano”.
Un’altra città fondamentale per viaggiare in Spagna sulle orme di Sorolla è Madrid, dove l’antica abitazione familiare è stata trasformata in museo per volontà della vedova con l’esposizione dei suoi dipinti più famosi. Meritano una visita anche la Reale Accademia di Belle arti di San Fernando, il museo del Prado che ospita i quadri di alcuni dei suoi maestri come Diego Velázquez, e la località di Cercedilla, dove il pittore morì nel 1923.
Numerose opere di Sorolla sono custodite anche in altre città spagnole: nel museo di Malaga, alle Belle arti di Cordova, di A Coruña e in quello di Vitoria-Gasteiz con le opere dedicate al mar Cantabrico. E ancora nel museo di Belle arti di Murcia, nel museo del Greco di Toledo e in quello di Belle arti di Tenerife. La luce dei dipinti di Sorolla ci portano anche a Siviglia e a Granada, che immortalò con i paesaggi e i ritratti della Sierra Nevada e dell’Alhambra.
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