GREEN+

Senti-Ieri, luoghi e storie del dopoguerra nella Romagna Appenninica

Fra storia, gusto e natura si possono inseguire i luoghi abbandonati del dopoguerra nella Romagna Appenninica: ecco la nuova esperienza diffusa che permette di scoprire a passo lento angoli nascosti e forse dimenticati ma che hanno molte storie da raccontare.

Si chiamano “Senti-Ieri” i nuovi percorsi del Museo Diffuso dell’Abbandono nella Romagna Appenninica, un cammino tra gusto, storia e natura che si aggiunge ai luoghi simbolo del Museo Diffuso dell’Abbandono In Loco, dell’associazione Spazi Indecisi. Un gioco di parole per raccontare valori profondi, memorie e storie di uomini e habitat, perché qui si possono visitare i luoghi abbandonati nel periodo postbellico e con l’app ascoltare le testimonianze di chi li ha abitati.

Val di Covile, credits Stefano Belacchi

Lungo questo viaggio immerso nella natura i visitatori approderanno per la prima volta a vecchi edifici in pietra della Romagna appenninica, testimonianza di mestieri e vite che, dal dopoguerra in avanti, iniziarono a trasformarsi in modo profondo. Luoghi, questi, dove l’abbandono da parte dell’uomo è stata una necessità presa per sopravvivere e avere nuove opportunità di vita.

Il risultato di questo lascito lo si può trovare nelle numerose case sparse, oggi per lo più ridotte in ruderi e in qualche sasso, conseguenza dell’esodo iniziato negli anni subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questi elementi storici si fondono in un territorio dove la natura ha ripreso il suo spazio selvaggio, con la comparsa di specie un tempo assenti quali lupi, cervi, daini, aquile, castori.

Inoltre, nel corso del viaggio è possibile pernottare e gustare proposte culinarie raccolte dagli amici e amiche di Senti-Ieri, tra cui: Il Centro visite Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, nella sua sede sarà possibile acquistare le mappe; l’Agriturismo Il Poderone, in cui si può mangiare, dormire e ascoltare dalla gestrice Lorenza le storie e i racconti della vita in appennino, poi raccolti nella App; Tour de Bosc, per dormire in rifugio e nel bivacco e partecipare ad escursioni, il Rifugio Villaneta, l’Agriturismo Il Molino, Outdoor Romagna per esplorare il parco in bicicletta e navigare in canoa nella diga di Ridracoli.

Marco Merli

Recent Posts

Thesign, lo showroom visionario apre a Roma

Glamour, stile, design, moda per la serata di inaugurazione a Roma del nuovo showroom di…

1 giorno ago

Lapponia svedese, viaggio <br>dove l’inverno è cool

Quando l’autunno volge al termine nell’Europa meridionale, l’inverno è già arrivato nella Scandinavia settentrionale e…

1 giorno ago

Ciak, si viaggia: cineturismo regale nel Piemonte sabaudo

Quella di Torino con il cinema è una lunga storia, che risale agli esordi della…

1 giorno ago

Alta Badia nel nome di “Nos Ladins”: a tu per tu con i locals

Alla scoperta dell'Alta Badia insieme a chi ci vive, ai "locals": sono infatti le persone…

1 giorno ago

La stagione della zucca: ricetta dei picarones del Perù

La zucca è l’ortaggio simbolo dell’autunno per diversi motivi: la stagionalità (ottobre è il mese…

2 giorni ago

Live music saudita: Riyadh capitale del lifestyle a dicembre con Soundstorm

Riyadh capitale della musica a dicembre: ha debuttato nel 2019 Soundstorm, il festival che vuole…

2 giorni ago