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Se la metropolitana è un’opera d’arte

Siamo abituati a frequentarle tutti i giorni per recarci al lavoro, a scuola o semplicemente per muoverci all’interno dell’area urbana, ma in diverse città del mondo basta alzare gli occhi dallo smartphone per rendersi conto di avere di fronte una vera e propria opera d’arte.

Stiamo parlando delle stazioni della metropolitana che, in alcuni casi, assumono le sembianze di musei free entry, piccoli capolavori di architettura e creatività. Esempio ne è la linea 1 metropolitana di Napoli con stazioni e corridoi sotterranei decorati da più di 90 artisti, locali e internazionali. Fiore all’occhiello la stazione di Toledo, in pieni Quartieri Spagnoli. Progettata dall’architetto catalano Oscar Tusquets e inaugurata nel 2012, la fermata è rivestita da un mosaico bianco e blu, tante piccole tessere che regalano la sensazione di immergersi nell’oceano con tutte le sue sfumature.

Ad un primo sguardo ricorda il vestito di Arlecchino, la famosa maschera carnevalesca, ma osservando bene ci si rende conto che la particolarità di Olaias, la stazione della metropolitana di Lisbona, è un incastro di vetri colorati e azulejos (le famose piastrelle portoghesi) che danno vita a colorati mosaici. Realizzata in occasione dell’Expo mondiale del 1998, è un delle fermate più futuristiche e colorate della capitale che regala una ventata di allegria e bellezza rispetto alla monotonia di molte metropolitane.

Stazione metropolitana Olaias (Lisbona)

Con le pareti a volta rivestite da mosaici opachi retroilluminati che donano luce e colore ricordando immagini geometriche spaziali, la stazione di Szent Gellért tér di Budapest entra di diritto tra le stazioni più scenografiche del mondo. Disegnata dall’artista Tamàs Komoròczky, la stazione si trova sulla linea 4, sotto l’università di tecnologia ed economia, in corrispondenza della piazza omonima, che prende il nome dal patrono di Budapest.

Stazione metropolitana Szent Gellért tér (Budapest)

4.500 pannelli di vetro e un diametro di 30 metri, per un totale di 660 mq di superficie, la rendono una delle più imponenti installazioni d’arte accessibili al pubblico del mondo. La “cupola della luce” della metropolitana di Taipei lascia senza fiato. Realizzata dall’artista italiano Narciso Quagliata per la stazione di Formosa Boulevard, a Kaohsiung, sulla vetrata è rappresentata la storia dell’uomo attraverso gli elementi dell’aria, dell’acqua, della terra e del fuoco.

Uno scenico soffitto giallo, eleganti lampadari in bronzo, arcate in marmo e mosaici monumentali. È la descrizione della sontuosa e regale stazione Komsomolskaya di Mosca. Risalente al 1952, è contraddistinta da uno stile barocco ed è ornata da otto mosaici decorativi opera dell’architetto russo Alexey Shchusev raffiguranti la storia della Russia Stalinista, tra cui spicca Lenin mentre tiene un discorso nella Piazza Rossa.

Stazione metropolitana Komsomolskaya (Mosca)

Ricca di muri intagliati e murales che ricordano le pitture rupestri primitive, la stazione T-Centralen di Stoccolma fa parte, insieme ad altre 90 stazioni gioiello, della prima vera galleria d’arte sotterranea. Realizzata da artisti come Vera Nilsson e Siri Derkert nel 1950, da l’impressione di entrare in una caverna e la scelta cromatica è dovuta alla volontà di instillare un senso di calma ai pendolari che vivono ritmi frenetici.

Antonella Caporaso

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