Tanti gli indirizzi e soprattutto sembra essere tracciata una via, quella della sostenibilità, dell’attenzione al green e all’autentico.
Nell’ultimo anno, il ritorno del turismo straniero innamorato delle bellezze e dei sapori italiani ha ridato linfa vitale alla ristorazione. Sono tornati a riempirsi i locali delle grandi città d’arte, ma anche quelli fuori dalle rotte in ogni angolo del nostro Paese. Nuovi investimenti e nuovi progetti hanno spesso visto i protagonisti della cucina italiana in veste di imprenditori. Nonostante il perdurare di una situazione mondiale estremamente critica, soprattutto a livello economico, i grandi professionisti continuano ad impegnarsi sul terreno virtuoso intrapreso già dallo scorso anno: valutazione e riduzione di impatto e sprechi, accorciamento delle filiere, valorizzazione del territorio, ampliamento – quando possibile – dell’autoproduzione, dal piccolo erbario all’orto fino a vere e proprie aziende agricole.
Reale a Castel di Sangro, Aosta, Tenerumi del Therasia Resort di Vulcano, in Sicilia.
Novità anche sul fronte beverage. Alla sempre più accorta proposta vino – con il filone del pairing, in grande sviluppo – si affiancano due estremi, agli antipodi sulla carta: i cocktail “da tavola” e le bevande analcoliche da sposare ai piatti, con il crescente ricorso alle tecniche della mixology.
In questa nuova edizione della guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso sono 2480 gli esercizi segnalati con 297 novità. Aumentano le Tre Forchette (44) con 3 nuovi ingressi nell’olimpo della cucina italiana, Antica Osteria da Cera a Campagna Lupia, Venezia, Casa Perbellini a Verona e Signum a Salina. I Tre Gamberi passano a 35 con un nuovo ingresso. Sono 11 i locali che guadagnano Tre Bottiglie, i Tre mappamondi sono 6, con la new entry Moi Omakase di Prato.
Sono poi tre i locali con le Due Forchette Rosse, ossia i locali che hanno le maggiori potenzialità per raggiungere il vertice: Arnolfo a Colle di Val d’Elsa, Siena, e Piccolo Lago a Verbania, con un punteggio di 89; Pashà a Conversano, provincia di Bari, con un punteggio di 88.
Per il settimo anno, inoltre, in apertura di ogni sezione regionale sarà possibile conoscere “Le grandi cantine della regione”. Un approfondimento sulle numerose etichette del territorio per fornire ai lettori una guida nella scelta dei vini per l’abbinamento ai piatti del territorio.
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