Necessità di reiventarsi, di trovare nuove forme di consumo hanno spinto molti ad andare oltre, a lanciare nuove sfide dando un fattivo contributo all’emergenza. Restano gli spicchi a seconda del grado di eccellenza, si aggiungono i simboli di asporto e delivery, senza però “sfumature” di merito.
Grande attenzione è stata data alle insegne che hanno dato grande prova di intraprendenza e che sono state promosse. Il gioco di squadra, in questo momento difficile che stiamo attraversando, è fondamentale in nome dell’italian style che ci ha reso e che continuerà a renderci inconfondibili nel mondo.
La pizza è un simbolo di riconoscibilità del Made in Italy
Luigi Salerno, amministratore delegato del Gambero Rosso
La guida, in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio e Acqua Panna-Sanpellegrino, segnala oltre 650 esercizi, con un’appendice dedicata delle migliori pizzerie italiane nel mondo, 14 nuovi ingressi nella vetta della classifica premiati (Premio Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio e Goeldlin Chef) con i Tre spicchi e 2 nuovi Tre Rotelle (vedi allegato).
La Campania è al vertice con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana con 18, Lazio con 17, Veneto con 8; Piemonte con 7; Lombardia con 6; Sicilia con 4; Abruzzo, Sardegna, ed Emilia – Romagna con 3; Liguria, Basilicata, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Calabria con 1.
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