Le soste d’obbligo, soprattutto per gli amanti della vivaistica, sono i Giardini di Longwood, un luogo magico frutto della passione di un aristocratico del XIX secolo, Pierre du Pont, che cominciò ad allestire una serie di giardini di esposizione per oltre 1.000 acri di boschi e prati: visitabile tutto l’anno, questo complesso è considerato una eccellenza della flora statunitense, con giardini acquatici, giardini per bambini, case di vetro, serre, padiglioni ed un giardino di arte topiaria unico nel suo genere.
Analoghe suggestioni si vivono nel visitare i Giardini di Winterthur con annesso uno dei musei d’arte più esclusivi degli States. Qui come a Longwood le fontane che adornano i giardini vengono illuminate e animate al suono della musica: una suggestione volutamente creata durante la sera per consentire ai visitatori di godersi uno spettacolo di suoni e luci che ricorda molto quelli allestiti in Francia, nei castelli della Loira.
Ma il countryside di Philadelphia riserva anche molte altre sorprese, come le fattorie locali, le aziende vinicole, le cioccolaterie, i birrifici e le distillerie che nelle varie stagioni dell’anno organizzano eventi e degustazioni per appassionati. I soggiorni in questa zona possono essere anche molto economici grazie ai numerosi bed and breakfast come il Faunbrook oppure il Normandy Farm Hotel o l’Inn at Whitewing Farm. A completare un’esperienza davvero diversa per scoprire i tanti volti degli States, un circuito culturale con il Brandywine River Museum of Art, il Museo dell’elicottero, il Gleincairn Museum.
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