SPONSOR 2

Peka di vitello: il must della cucina croata sulla brace

Da primo gennaio, chi vorrà testarla, dovrà pagare in euro. Perché nel 2023 la Croazia entrerà nell’area Schengen. Nel frattempo, chiunque lo desidera, potrà sperimentare a casa una delle preparazioni “mitologiche” dalmate: la cottura nella peka.

Influenzati da greci, romani e illiri, e successivamente da veneziani e italiani, i croati possono vantare una cucina variopinta, dalle molteplici sfaccettature regionali, con influenze anche ungheresi e viennesi nelle località continentali.

La peka, inserita da Alpitour lo inserisce tra “i 10 piatti tipici da provare in Croazia” è un modo tradizionale di cuocere cibi alla brace servendosi di una cupola o campana in terracotta o ghisa. Tra le specialità che più si prestano, il pane cotto sotto la peka, la carne di vitello, quella di agnello e il polpo, a cui la peka – appunto – conferisce un gusto del tutto particolare. Le pietanze cotte in tal modo restano succose e tenere e si separano facilmente da eventuali ossa e il contorno d’obbligo è a base di patate.

La peka, spiega l’Ente nazionale croato per il turismo, consta di due parti: un piatto circolare che si posiziona sulla pietra o sui mattoni del camino e sul quale si dispongono i cibi da arrostire e un coperchio molto pesante grazie al quale i cibi si arrostiscono senza perdere il loro succo. La brace sarà disposta sia sopra la campana, sia sotto e attorno ad essa, affinché la cottura risulti uniforme. La peka resterà nel camino anche alcune ore e il cibo andrà abbondantemente annaffiato con vino o brodo.

La peka sotto la brace

Vediamo la ricetta della peka di vitello suggerita dalla compagnia di navigazione Snav.

INGREDIENTI
1,5 kg di carne di vitello
2 dl di olio d’oliva
1 kg di patate
2 zucchine
1 cipolla
4-5 carote
2 peperoni
1 dl di vino bianco
sale qb
pepe qb
1 rametto di rosmarino fresco

PREPARAZIONE
Lavare e tagliare le verdure grossolanamente. Versare l’olio in pentola, poi inserire le verdure, la carne e il rosmarino. Porre il coperchio sulla pentola e cuocere gli ingredienti per un’ora.

Trascorso il tempo, mescolare la carne e aggiungere il vino, sale e pepe. Coprire di nuovo e far cuocere per mezz’ora.

Servire ben calda.

Buon appetito e buon gastroviaggio da Cook&Go!

Roberta Rianna

Recent Posts

Dai fiamminghi all’Ai: a Bruges apre l’open house dell’arte “Brusk”

Il 2026 segna l’inizio di una nuova era culturale per Bruges con l’apertura di Brusk:…

17 ore ago

Piccoli rituali di viaggio: quanto sono scaramantici gli italiani

Il viaggio, per molti, non si misura soltanto in chilometri percorsi e piatti tradizionali assaggiati,…

17 ore ago

Grandi eventi & green: quattro motivi (più uno) per scoprire l’Ungheria nel 2026

Destinazione Ungheria: per chi sta già progettando le vacanze del nuovo anno, il Paese svela…

2 giorni ago

La “mejo” Roma si visita con la Mappa delle Connessioni Lente

Esiste un nuovo modo di attraversare Roma e il Lazio: più lento, più attento, più…

2 giorni ago

Cucina italiana patrimonio Unesco: <br>dove gustarla in giro per il mondo

La cucina italiana è ufficialmente riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, un traguardo che…

2 giorni ago

Cucina italiana Unesco: la ricetta delle pallotte cacio e ova d’Abruzzo

Non sono la dieta mediterranea che lo era sin dal 2010. Da mercoledì scorso anche…

5 giorni ago