Stiamo parlando di Virkill, e a realizzarlo ci ha pensato l’azienda italiana Italtex, produttrice di tessuti in seta per abbigliamento femminile. L’obiettivo è quello di creare sia uniformi per gli addetti ai lavori che teleria per i ristoranti e biancheria per le stanze d’albergo e per i centri benessere.
Non è la prima volta che vengono presentati sul mercato prodotti di questo tipo, ma fino a ora, salvo qualche eccezione, le applicazioni pratiche di questi nuovi ritrovati tessili si erano limitate alla realizzazione di mascherine. Italtex ha invece intuito la possibilità di estendere le proprietà del suo tessuto a tutto il mondo dell’accoglienza e del fuori casa.
Virkill si pone come obiettivo l’eliminazione della trasmissione del virus attraverso le superfici contaminate. A garantire le proprietà di Virkill sono le nano-particelle di rame “fuse” nel filo, caratteristica che distingue il tessuto da un semplice trattamento antivirale superficiale che si può deteriorare con i lavaggi.
A dimostrare l’efficacia antibatterica e antivirale di questo tessuto ci sono una serie di test di laboratorio effettuati e certificati secondo parametri internazionali. Il tessuto ha infatti ottenuto la certificazione dell’International Standards Organization ISO 18184:2019, che riconosce l’attività antivirale dei prodotti tessili specificatamente nei confronti del Covid-19 (virus Sars-CoV-2) con ottimi risultati.
Un prodotto innovativo e al passo con i tempi, che nasce da un’azienda comasca di cinquanta dipendenti. Un successo italiano che si accompagna con la scelta di mantenere l’intera filiera produttiva nel segno del Made in Italy.
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