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Mulini a vento, magia a Zaanse Schans

Il nome è impronunciabile, ma la bellezza del luogo è incomparabile. Stiamo parlando di quello che è stato definito il villaggio del vento: Zaanse Schans, nei paesi Bassi. Una distesa a 22 km da Amsterdam costellata da alcuni tra i più caratteristici e affascinanti mulini a vento del Paese.

Zaanse Schans è visitato in ogni periodo dell’anno, perché anche sotto la neve assume un fascino unico. Qui sorge il parco dei mulini a vento, vecchio di 250 anni, e un affascinante museo all’aria aperta. Da metà del ‘700, in questi luoghi, grazie a queste costruzioni–simbolo si è realizzata la prima area industriale al mondo che sfruttava la forza del vento, in una sorta di modello sostenibile ante litteram.

Ma per chi ama visitare la terra olandese, la migliore opportunità, neanche a dirlo, è l’uso della bicicletta, grazie alle ciclovie che la attraversano in ogni angolo del suo territorio. Non a caso sul sito holland.com è possibile consultare i vari tracciati.

Il circuito ciclistico più affascinante per scoprire visitare i suggestivi mulini a vento deve contemplare tappe come Dordrecht, raggiungibile da Amsterdam dopo circa  2 ore e mezzo di pedalata, dove sorgono i mulini a vento di Kinderdijk, che nel 1997 hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Qui, diciannove mulini, costruiti intorno al 1740, fanno parte del più vasto sistema di gestione delle acque volto a prevenire le inondazioni, contribuendo alla bonifica dei famosi polder.

Il villaggio di Zaanse Schans

Mentre, i cinque mulini a vento più grandi al mondo, alti circa 40 metri, si trovano nel centro di Schiedam (a 90 km dalla capitale), giocando un ruolo fondamentale nella produzione di gin.

Da segnalare che tra  il 9 e il 10 maggio, ogni anno, nei Paesi Bassi viene celebrata la Giornata dei Mulini e quasi tutti i 900 mulini a vento presenti sul territorio aprono le porte ai visitatori per conoscerne tutte le caratteristiche. Molti di questi ospitano musei o negozi per la vendita di formaggi e liquori.

Andrea Lovelock

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