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Milano aspetta Casa Baglioni. E il cantiere diventa galleria d’arte

Baglioni Hotels & Resorts apre le porte del cantiere di Casa Baglioni a Milano con un’installazione che lo trasformerà nel palcoscenico della mostra d’arte In-Between. Tra Arte e Design, durante la Milano Design Week in programma dal 6 al 12 giugno.

Casa Baglioni è il nuovo hotel milanese della Collezione Baglioni che verrà inaugurato nel quartiere di Brera entro la fine dell’anno, un progetto firmato dallo studio d’architettura Spagnulo & Partners, e apre le porte del suo cantiere durante le giornate della Milano Design Week.

All’interno di un percorso espositivo curato dallo studio Spagnulo & Partners che descrive il delicato rapporto tra arte e design, già matrice concettuale del progetto per il nuovo hotel Casa Baglioni, vengono esposti i lavori di quattro artisti internazionali, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Anne Imohof e Giulio Paolini, dalla Stefano Cecchi Trust Collection – Fondo per l’Arte, collezione creata dall’imprenditore Stefano Cecchi con la curatela di Iole Pellion di Persano.

La mostra sancisce l’idea del progetto di interni che si confronta con l’opera d’arte, indicando questo dialogo come metodo per la scoperta di linguaggi nuovi. Un processo che porta ad una visione di spazio integrato in cui arte, design e architettura si sfiorano e, insieme, generano un universo di segni inediti. Un assaggio dei temi chiave della futura Casa Baglioni, ispirata alla grande esperienza artistica delle avanguardie della Milano anni ’60.

La mostra si sviluppa in quattro ambienti del piano terra, ognuno caratterizzato da un diverso tema. Si apre con un percorso fatto da linee metalliche sottili e luce al neon che, come una matita, disegnano una struttura leggera in dialogo con il contesto, suggerendo una scatola aperta a quello che verrà e a quello che contiene. In esposizione tre opere monocrome bianche.

Da qui si giunge alla seconda stanza, che approfondisce il tema delle riflessioni, delle superfici specchianti, della dimensione dell’ambiguità in cui ci si interroga sul ruolo dell’opera, il suo essere protagonista o comparsa, sul ruolo dello spettatore nel farne parte. Il pavimento è una vasca d’acqua che accentua lo stato di spaesamento e indeterminatezza sul quale si riflettono le due opere Untitled (2018, 2019) di Anne Imhof.

La terza installazione gioca con la permeabilità dello sguardo, con l’uso della luce e delle superfici come creatrici di atmosfere. Le pareti in tessuto giocano sulla contrapposizione di trame e trasparenze introducendo alla Comédie Italienne (1984) di Giulio Paolini, opera ricca di evocazioni letterario-artistiche intimamente legate al tema della teatralità.

L’ultima sala è uno sguardo verso il futuro, una finestra sul passaggio del tempo attraverso lo sguardo del regista Fabrizio Roscini che fissa il lavoro del cantiere mentre si compie.

La mostra sarà visitabile in Via Dei Giardini 21 a Milano, con questi orari, 7, 8, 11 giugno dalle ore 10.00 alle ore 16.00, 9-10 giugno dalle ore 11.00 alle ore 20.00, 12 giugno dalle 10.00 alle 13.00.

Redazione

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