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Mare Italia, destinazione Trieste: guida alle spiagge “like a local”

Estate in città, sì, ma affacciati sul mare e con un ricco calendario di eventi per sentirsi in vacanza: accade a Trieste, dove oltre a scoprirne l’anima mitteleuropea e gli appuntamenti culturali, si può andare in spiaggia anche senza allontanarsi troppo dal centro.

Infatti sia nel perimetro urbano, basti pensare al lungomare di Barcola, sia poco fuori dalla città con le spiagge libere, tra cui Canovella de’ Zoppol e i Filtri, gli spunti per rinfrescarsi non mancano nel golfo triestino.

Per i più avventurosi sono anche disponibili attività ad hoc, come il seawatching presso l’Area Marina Protetta di Miramare fino a settembre accompagnati dallo staff Wwf, per scoprire un angolo marino incontaminato.

Il mare di Trieste è tutto da vivere attraverso le sue spiagge e le attività che offre per grandi e piccini, tra sup per gli sportivi o un giro in barca a vela al tramonto.

Il mare e in particolar modo il lungomare di Barcola sono parte integrante della città e della vita quotidiana dei triestini. Ciò che salta all’occhio entrando a Trieste è proprio questa passeggiata costiera, ideale per un tuffo in mare, per godersi un tramonto o semplicemente “stare al bagno”, come si dice in città. Qui si trovano diversi stabilimenti gratuiti dove poter prendere il sole e rilassarsi, tra questi ci sono anche i famosi Topolini, ovvero dieci terrazze semicircolari allineate lungo la riviera che, con la loro forma, richiamano un po’ le orecchie del noto Mickey Mouse di Walt Disney. Sotto le terrazze trovano posto spogliatoi, servizi e docce a libero utilizzo.

Il lungomare gode anche della presenza di un vero e proprio polmone verde affacciato sul blu, ovvero la sua pineta, che offre diverse aree di svago per attività all’aperto, inclusa una palestra gratuita “openair”, una pista di bocce e spazi per praticare yoga e ginnastica. I più piccoli possono divertirsi nei diversi parchi gioco tra scivoli, altalene e giostre. È anche il luogo ideale per una passeggiata serale e un rinfresco in riva al mare nei chioschi caratteristici aperti tutto il giorno. Lungo l’intero litorale costiero vi sono inoltre stabilimenti a gestione privata, attrezzati con lettini, ombrelloni e servizi di ristorazione, a disposizione degli ospiti. La città offre un servizio di trasporto pubblico via mare per collegare i due lati della linea costiera: una rotta verso Barcola-Grignano-Sistiana e l’altra fino alla cittadina in tipico stile veneziano di Muggia, dove vi sono diversi stabilimenti balneari sia ad utilizzo gratuito che a pagamento.

Trieste ospita inoltre due aree marine protette, quella di Miramare, molto vicina alla città e quella delle Falesie di Duino, entrambe ricche di biodiversità e fruibili anche grazie a visite guidate.

Tra le spiagge più suggestive si possono segnalare:

Bagno Marino “La Lanterna – El Pedocin”

El “Pedocin” è uno dei luoghi simbolo della città e una delle mete obbligatorie per chi vuole sentirsi un triestino doc. Si tratta di uno stabilimento balneare pubblico sul molo della Lanterna in cui ancora oggi la spiaggia è divisa da un muro che divide donne e uomini. Nel corso degli anni le autorità hanno suggerito di abbatterlo ma ogni volta c’è stata una sorta di sollevazione popolare a favore di questo caratteristico simbolo della storia della città.

Le spiagge libere lungo la strada costiera

Per i più avventurosi, lungo la strada costiera si trovano numerosi ripidi sentieri che conducono a baie e insenature con spiagge libere. Tra queste, Canovella de’ Zoppoli è raggiungibile imboccando uno storico sentiero dei pescatori carsici che scendevano dal ciglione. Questa spiaggia è caratterizzata da sassolini bianchi e grandi lastroni sui quali sdraiarsi ed è dotata di un piccolo chiosco. Un’altra meta suggestiva sono i Filtri, una spiaggetta di ciottoli, anch’essa con un punto di ristoro. Qui arrivano correnti freschissime: sono le acque dolci che sgorgano da uno dei rami sotterranei del fiume Timavo che fluiscono proprio fino all’arenile.

Castelreggio e Caravella – Baia di Sistiana

Incastonata tra le alte pareti bianche della ex cava e le falesie della Riserva Naturale di Duino, la baia di Sistiana apre una breccia nel calcareo affaccio sul mare dell’altipiano carsico. Un tempo rinomato luogo di villeggiatura austroungarico, ha mantenuto la propria vocazione balneare e offre la possibilità di scegliere tra stabilimenti privati o spiagge libere, adatte anche ai più piccoli per la presenza di ciottolini e conchiglie. La baia è accessibile in macchina o via mare grazie ai moli di attracco per imbarcazioni da diporto.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa.
Redazione

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