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Malta, per la prima volta un ristorante ottiene due stelle Michelin

Ci sono più stelle nel firmamento gastronomico di Malta. La Guida Michelin ha presentato ufficialmente la quinta edizione dedicata all’arcipelago mediterraneo.

E con l’edizione 2024 per la prima volta un ristorante di Malta ottiene la seconda stella. Ad aggiudicarsela è stato lo Ion Harbour di Valletta, guidato dallo chef Simon Rogan. Tra i locali a meritare una stella, inoltre, si aggiunge la novità del ristorante Rosamì a St. Julian’s, affacciato sulla caratteristica Spinola Bay, una località molto apprezzata per l’offerta gastronomica e per la vista sul mare. Il Rosamì va così ad affiancare gli altri stellati già presenti a Malta: il Noni e l’Under Grain di Valletta, il De Mondion a Mdina, il Bahia a Balzan e il Fernandõ Gastrotheque.

Inoltre, il ristorante Ayu, situato di fronte all’Isola di Manoel, è stato inserito per la prima volta nella sezione Bib Gourmand e cinque nuovi ristoranti sono stati inclusi tra le raccomandazioni della Guida Michelin: Terroir Ħ’Attard, One80, Kaiseki Valletta a Malta, Level Nine by Oliver Glowing a Mġarr Harbour e Al Sale a Xagħra, entrambi a Gozo. Il numero totale di ristoranti premiati nella guida sale così a 40.

La recente evoluzione delle proposte legate al food di Malta descrive un percorso che racconta una trasformazione globale dell’hospitality maltese, che tenta costantemente di innalzare l’asticella del servizio e della qualità.

Malta vanta una tradizione gastronomica legata al territorio, frutto di una commistione di sapori che raccontano di una storia millenaria e dell’incontro di una grande quantità di popolazioni che si sono incontrate sulle isole dell’arcipelago.

I sapori maltesi si basano sui prodotti tipici del bacino mediterraneo, che qui vengono raccolti, lavorati e serviti entro pochi chilometri. I ristoratori che si dedicano al fine dining utilizzano e sfruttano questo potenziale, rielaborando la tradizione in una versione contemporanea e cogliendo anche i vantaggi della posizione geografica di Malta e del suo clima.

I visitatori possono scegliere di provare diversi tipi di proposte: a partire dagli spuntini della tradizione contadina come il pane spalmato di bigilla, una salsa cremosa di fagioli, passando per lo street food economico, ma saporito, quali sono i pastizzi, fino a menù completi che raccontano le usanze dell’isola come la fenkata, un’intera sequenza di piatti a base di coniglio e che si può assaggiare nelle tipiche trattorie maltesi.

Tra le specialità da provare rientra anche la ftira, il pane locale diventato patrimonio immateriale dell’Unesco, croccante fuori e soffice all’interno che viene servito anche farcito con prodotti come il tonno e i capperi a chilometro zero.

Redazione

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