Il 31 ottobre l’Italia cammina insieme in 84 città di diciannove regioni, quest’anno con il tema “Le Vie del Giubileo tra storia, cultura e spiritualità”.
La XXII Giornata Nazionale del Trekking Urbano è stata ideata dal Comune di Siena nel 2003, ha conquistato tutta l’Italia ed è oggi un movimento che unisce turismo, cultura e sport, e che quest’anno evoca i cammini antichi dei pellegrini e i percorsi giubilari che hanno segnato la storia del nostro Paese.
Camminare significa scoprire l’anima dei luoghi, passo dopo passo. È viaggiare lentamente ma con intensità, allenando il corpo e nutrendo la mente.
Il 2025 è l’Anno Santo Giubilare, un appuntamento che da secoli richiama milioni di pellegrini a Roma e lungo le vie spirituali che attraversano l’Italia. Per questo la XXII Giornata Nazionale del Trekking Urbano ha scelto come filo conduttore “Le Vie del Giubileo tra storia, cultura e spiritualità”.
Il Giubileo è, per sua natura, un invito al cammino, e la XXII edizione di questa Giornata invita a riscoprire camminando i percorsi che hanno segnato la storia del Paese: strade medievali, antichi ospitali, piazze e chiese che hanno accolto pellegrini e viaggiatori nel corso dei secoli. Ma anche i protagonisti – santi, monaci, uomini e donne di fede, di cultura e di carità – che hanno lasciato un segno profondo nelle comunità.
Camminare lungo queste vie significa oggi non solo ripercorrere le orme dei pellegrini, ma anche ritrovare il senso del viaggio come esperienza di incontro, crescita interiore e scoperta del patrimonio diffuso che fa dell’Italia la patria dei cammini.
Tra le città aderenti, alcune tra le più grandi hanno scelto percorsi significativi sul tema:
Nei borghi, la spiritualità prende forme originali: Ercolano racconta il culto mariano attraverso le edicole votive e le tradizioni popolari; Comacchio intreccia fede e acqua con le immagini devozionali dedicate alla Madonna, disseminate tra case e barche; Finale Ligure porta i partecipanti lungo un doppio itinerario che tocca abbazie e la Basilica giubilare di San Biagio; Ascoli Piceno recupera la memoria dei pellegrini medievali, dal Battistero romanico alla chiesa di San Ilario.
Il trekking urbano non è solo scoperta culturale, ma anche immersione nella natura.
Nei borghi, la natura diventa protagonista: a Tempio Pausania, nel cuore della Gallura, il trekking si snoda tra vie di granito e cammini giubilari immersi nei paesaggi sardi; a Termoli, invece, il borgo antico sembra affiorare dal mare, con un itinerario che unisce costa e arte urbana. Spoleto, con i suoi santuari e i percorsi che si inerpicano tra boschi e colline, restituisce al camminatore la dimensione del pellegrinaggio come immersione nel paesaggio.
Camminare significa anche recuperare le tracce del passato e il senso di comunità.
Il trekking urbano è a tutti gli effetti una forma di sport dolce. Camminare in città significa bruciare calorie, migliorare il tono muscolare, rigenerare la mente. È fitness che incontra la cultura. Questa giornata è quindi non solo un evento turistico, ma anche un’occasione di benessere collettivo: famiglie, giovani, gruppi di amici e viaggiatori solitari possono sperimentare itinerari accessibili a tutti, a passo lento ma costante.
Dal nord al sud, ogni città offre percorsi con diverse difficoltà e lunghezze, capaci di soddisfare sia chi cerca una passeggiata tranquilla sia chi desidera un’attività più impegnativa. L’elemento comune resta la scoperta: unire movimento e conoscenza, benessere e cultura, turismo e spiritualità.
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